Sull’Adriatico centro meridionale e sullo Ionio soffia il vento di Maestrale. La sua intensità è ancora moderata, i mari ne risentono e risultano da mossi a molto mossi. L’influenza si estende anche alle temperature, chi sta per uscire di casa per recarsi a lavoro è bene che metta un giubbino perché il fresco è abbastanza sostenuto. Meglio vestirsi a strati, nelle prossime ore si registrerà un generale rialzo termico e le massime potrebbero avvicinarsi facilmente ai 23-24 gradi.
Nubi, lo si evince dall’immagine satellitare, non ce ne sono più. Le sole significative appaiono sulle coste Balcaniche e in Grecia e risultano causate dal Vortice d’aria fredda in graduale assorbimento. I cieli, in quasi tutte le regioni Meridionali, resteranno limpidi. Le sole zone che dovranno sopportare temporanei annuvolamenti saranno quelle dell’Appennino Calabro, ove sussiste la possibilità di residui episodi temporaleschi.
Spostandoci al Centro Nord possiamo ribadire il rinvigorimento anticiclonico. Su tutte le regioni Centrali dominanza di cieli sereni o poco nuvolosi. Così pure in Val Padana, mentre nelle Alpi si formeranno i soliti cumuli diurni e si mischieranno a qualche velatura o stratificazione. Le nubi torreggianti saranno accompagnate da perentori acquazzoni, alcuni dei quali potrebbero assumere carattere temporalesco.
Leggendo i Modelli notiamo l’indicazione relativa ad un’accentuazione dei fenomeni, di sera, sulle Prealpi venete. Le manifestazioni temporalesche paiono destinate ad estendersi verso ovest, sino a raggiungere la fascia prealpina lombarda e qualche tratto pianeggiante. Il tutto avverrà, probabilmente, nel corso della notte.
La causa che scatenerà l’instabilità è apprezzabile ad una prima osservazione dell’immagine satellitare. Potrete notare, facilmente, la presenza di una discreta nuvolosità in Germania e su parte della Francia. Or bene, si tratta dei rimasugli di un fronte atlantico transitato tra il pomeriggio di ieri e la notte appena trascorsa. Da noi ha trovato l’ostacolo anticiclonico, ciò nonostante riuscirà a richiamare qualche spiffero d’aria umida al suo interno.
Al di là degli acquazzoni, già citati, ce ne renderemo conto perché sul Nord Italia giungeranno deboli correnti meridionali. Nel Mar Ligure, ad esempio, si potrebbero verificare rinforzi di Libeccio. Oltre agli effetti precipitativi, è bene sottolineare quelli termici. La Val Padana sarà l’area peninsulare più calda. Le massime potrebbero raggiungere, facilmente, i 25-26 gradi. Non si escludono punte di 27 gradi.
Godiamoci le belle giornate che verranno, perché pian piano avverrà il preannunciato sgretolamento anticiclonico e dal fine settimana si inizieranno a moltiplicare gli eventi temporaleschi. Si comincerà dal Nord e durante la prossima settimana si potrebbe concretizzare un peggioramento ben più diffuso.