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L’Anticiclone respinge verso ovest la perturbazione afro-mediterranea

di Mauro Meloni
10 Ott 2008 - 18:59
in Senza categoria
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L'Alta Pressione conquista ormai tutta l'Europa Centro-Meridionale e parte del Mediterraneo, contribuendo ad allontanare verso l'Africa nord-occidentale il grosso dell'area instabile, che ieri stazionava più a nord lambendo in maniera più decisa anche le nostre Isole Maggiori. Copyright 2008 Eumetsat.
Sul Mediterraneo Centrale si va rafforzando una cellula di Alta Pressione, i cui massimi al suolo, di oltre 1035 hPa, si trovano posizionati sul cuore centrale del Continente. Valori barici in netto aumento anche sull’Italia, generalmente compresi fra i 1032 hPa delle Alpi Friulane ed i 1027 hPa registrati in Sicilia. Tale gradiente barico è all’origine della circolazione orientale generalmente secca in scorrimento su tutto il Paese, più sostenuta a ridosso dei Canali di Sicilia e di Sardegna.

Tale struttura altopressoria si avvale di un contributo in quota, di matrice sub-tropicale, richiamato dalla Libia dall’affondo ciclonico presente sul Marocco. L’incremento dei geopotenziali è all’origine della rinnovata stabilità atmosferica sul nostro Paese, con il sole protagonista su tutte le nostre regioni. Solo poche nubi si sono sviluppate in queste ore più calde a ridosso dei rilievi, mentre residua modesta nuvolosità lambisce ancora le Isole Maggiori, risultando più consistente sull’est della Sicilia.

I rovesci temporaleschi si sono tuttavia attenuati ed anche dal Satellite appare chiaro come il raggio d’azione della perturbazione sia arretrato in maniera decisa verso sud/ovest, liberando le nostre Isole Maggiori dal marginale influsso instabile. La linea temporalesca più decisa ha interessato le coste orientali della Sardegna nel mattino di ieri, coinvolgendo anche Olbia: sulla località gallurese le intense piogge hanno liberato forte umidità nei bassi strati, favorendo la formazione di banchi di nebbia tra la notte e il primo mattino odierno.

Foschie e nebbie a carattere sparso, anche in Val Padana, nelle ore più fredde, quale conseguenza della graduale stagnazione barica causata dai moti discendenti anticiclonici. Clima molto mite su tutto lo Stivale, soprattutto in quota, ove sta rapidamente risalendo aria più calda e lo zero termico si trova già prossimo ai 3500 metri su Alpi Occidentali (-2°C attualmente rilevati sul Pian Rosa) ed Isole Maggiori.

Queste strutture anticicloniche dinamiche sub-tropicali si gonfiano proprio attraverso la risalita d’aria calda alle altezze superiori dell’atmosfera, poi schiacciata verso il basso (subsidenza). Non siamo più in estate, pertanto gli effetti al suolo di questi cunei altopressori nord-africani sono associati ad un minore gradiente termico verticale ed a una minore incisività del riscaldamento solare diurno. Tra le località più calde, spiccano quest’oggi Guidonia, Trieste Firenze con 27 gradi. Punte di 25 gradi in altre località della Sardegna, Toscana, Lazio e Campania: non è certo un caso che il debole flusso orientale porti valori più elevati lungo i versanti tirrenici.

Guardando fuori dai nostri confini, si osserva un esteso sistema nuvoloso disposto dalle Isole Britanniche alla Russia Europea, passando per la Penisola Scandinava. Si tratta delle perturbazioni direttamente collegate al flusso atlantico, in scorrimento ad alte latitudini e responsabile del clima mite per il periodo, specie di notte.

L’evento di maggior rilievo è tuttavia quello associato all’area di maltempo persistente fra Algeria e Marocco, ove la situazione è particolarmente difficile a causa degli allagamenti, con pesanti disagi. Le ondate d’intense piogge stanno causando situazioni localmente alluvionali e vittime fra le popolazioni civili. Su tutta la zona la forte ondata di maltempo non dovrebbe concedere tregua nemmeno per i prossimi giorni: il nocciolo depressionario, ormai isolato sul Marocco, si trova in posizione pressoché bloccata, coinvolgendo con maltempo anche le zone iberiche meridionali ed orientali.

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