SVOLTA ANTICICLONICA Lo scorrimento del flusso zonale oceanico invade con il suo treno i perturbazioni l’Europa Centro-Settentrionale senza però mostrare significative ondulazioni e ciò non fa altro che favorire la contemporanea espansione verso il Mediterraneo, alle nostre latitudini, del braccio orientale dell’anticiclone delle Azzorre.
Non è certo impresa così facile per l’anticiclone avanzare verso l’Italia, in quanto insiste una circolazione ciclonica instabile, in graduale isolamento verso i mari meridionali italiani. Il vortice italico, dopo aver portato così tanto maltempo, tende ad attenuarsi ma senza riuscire ad allontanarsi verso levante, per l’opposizione tenace di un promontorio sub-tropicale a levante che agisce fra il Mediterraneo Orientale ed il Mar Nero.
ITALIA, graduale fuoriuscita dall’azione instabile Si sta dunque colmando e restringendo il vortice di bassa pressione sui mari italiani, il cui perno si è spostato dalla Tunisia al Canale di Sicilia. Questo spostamento verso sud del nocciolo ciclonico facilita l’ingresso del promontorio d’alta pressione e, per tale motivo, l’azione temporalesca più incisiva appare ormai relegata sui mari più meridionali, mentre sul resto del Paese la nuvolosità, maggiormente presente nelle prime ore del giorno, tende a mostrarsi man mano più sfilacciata.
Spazio all’alta pressione che, chiudendo la porta ai fronti atlantici, riuscirà a portare una maggiore stabilità soprattutto al Centro-Nord: non solo sole, ma anche nebbie sulle valli e sulle pianure per la stagnazione dell’aria nei bassi strati e l’elevato contenuto d’umidità dell’aria dopo le recenti abbonanti precipitazioni.