Ma quanta fatica! Questi temporali, che da giorni affollano le nostre giornate e che la scorsa settimana hanno causato persino danni importanti, non se ne vogliono proprio andare! Domenica c’eravamo illusi che l’Anticiclone c’avesse preso per mano e ci stesse conducendo verso una fase agostana all’insegna del sole, ieri invece chi vive sulle Alpi o chi ancora ha optato per una bella vacanza al fresco, s’è reso conto che la strada verso un ritorno del bel tempo presentava numerose insidie. I primi cenni si ebbero fin dal mattino, coi temporali che giunsero sui rilievi del Nordovest. Col passare delle ore assistemmo ad un’accentuazione della nuvolosità che condusse ad un coinvolgimento maggiore dell’intera cerchia alpina.
Si sperava che si potesse risolvere in un episodio, magari consistente e di breve durata, ma sapevamo fin dal principio che non sarebbe stato così. I modelli tracciavano una strada irta di ostacoli, che avrebbero condotto ad una vivace instabilità nei primi giorni settimanali. Perché? Perché l’area di Bassa Pressione che gravita in Scandinavia non sembra abbia voglia di abdicare tanto facilmente. Continua nella sua opera di disturbo inviando fronti perturbati, o comunque molto instabili, verso le aree centrali del Continente Europeo. Mancando sull’Italia una protezione più efficace, l’aria fresca riesce a penetrare e creare i presupposti per un’accensione dei contrasti termici.
Stavolta, va detto, non sta transitando una vera e propria depressione. Non sta andando come accadde gli scorsi giorni, però le masse che giungono in quota sono comunque instabili e determineranno, anche nei giorni a venire, le condizioni ideali per una persistenza della variabilità diurna e dei fenomeni associati. Fenomeni che non si limiteranno esclusivamente ai rilievi, avranno modo di estendersi anche in altre zone e stamane ne abbiamo una riprova. Al Nord e in modo particolare al Nordest sta agendo una nuvolosità irregolare, al cui interno è possibile scorgere nuclei temporaleschi localmente vivaci. Le prime precipitazioni non si sono fatte attendere e sono andate a manifestarsi in Veneto e sulla Bassa Lombardia.
E’ soltanto il preludio a quanto accadrà in seguito. Nelle prossime ore l’instabilità avrà modo di farsi bella e coinvolgerà molti settori dell’Italia Settentrionale. Per quel che concerne il Nordovest, si prevedono temporali in Liguria e in Lombardia, ma anche sulle Alpi occidentali. Sul Triveneto la situazione risulterà un po’ più complessa, diciamo anche peggiore. L’azione temporalesca sarà invadente, diffusa, e potrà causare la caduta di acquazzoni persino intensi. Le aree a maggior rischi paiono essere le emiliano romagnole e i settori pianeggianti del Basso Veneto. A differenza di ieri è possibile tra l’altro notare nelle varie proiezioni una durata maggiore. Ciò significa che sino a sera potrebbero aversi precipitazioni, soprattutto in Emilia Romagna ed in Friuli.
La novità sostanziale rispetto a ieri sarà una debolezza anticiclonica più vasta. I temporali si dirigeranno verso il Centro e coinvolgeranno in particolar modo la Toscana, le Marche e poi l’Umbria e parte del Lazio. Non va esclusa la possibilità che nelle zone settentrionali marchigiane e toscane la fenomenologia possa assumere una certa vivacità e insistenza. Al Sud e nelle Isole sarà una giornata senz’altro migliore, con tanto sole e un clima prettamente estivo. V’è da dire infatti che laddove pioverà caleranno le temperature e sul Nord, dalla sera, i venti tenderanno a rinforzare leggermente dai quadranti settentrionali. Calo termico, lieve, anche in Sardegna, anche in questo caso il vento ruoterà e diverrà di Maestrale.