La situazione attuale fotografata dal satellite Meteosat ci mostra la presenza in pieno Atlantico di una figura di alta pressione ben sviluppata con centro a sud del Regno Unito ed in ulteriore espansione verso nord. Al suo interno i cieli sono sereni, ma spesso nebbiosi, caratteristica delle figure stabilizzanti in periodo autunnale.
La figura anticiclonica è ancora collegata ad altra struttura di alta presente sui Balcani e l’Europa di sudest, da un ponte effimero che passa per Boemia Slovacchia e Germania, dove comunque le condizioni meteo non sono buone, segno che il ponte non reggerà per molto alle incursioni depressionarie.
Più a nord, una zona depressionaria con centro sulla penisola scandinava, pilota due sistemi perturbati, il primo ben visibile si staglia dall’arco alpino centro orientale verso la Polonia ed i paesi baltici, il secondo subito dietro interessa Germania e Scandinavia ed è seguito da aria fredda di estrazione artico marittima.
Il Regno Unito si trova alla confluenza di due tipi di aria diversi, quello di estrazione polare, e quello di natura oceanica, ed i cieli risultano per lo più nuvolosi o coperti con piogge su Irlanda e Scozia.
Ma veniamo al bacino del Mediterraneo dove la situazione è in miglioramento temporaneo specie sull’Italia del sud, mentre ad occidente e sulla penisola iberica una certa instabilità è presente per l’influenza di una blanda circolazione depressionaria sul nord Africa così come i resti della depressione che tanti temporali ha portato in Sicilia, ora agisce sulla Grecia.
Le temperature sul continente sono in aumento per quanto concerne il Regno Unito e l’Europa occidentale in genere, mentre sono in diminuzione su scandinavia ed Europa centrale e di nuovo in aumento su quella orientale.
Nelle prossime 48 ore lo scenario sarà rivoluzionato proprio da quella massa fredda in discesa dall’ovest della penisola scandinava, che grazie alla rimonta anticiclonica atlantica verso i meridiani, verrà pilotata su Europa centro orientale e dalla porta della bora, piegherà anche sull’Italia, portando una sensibile diminuzione delle temperature ancora sopra le medie del periodo, e fenomeni intensi attraverseranno tutto lo stivale, eccezion fatta per le regioni nordoccidentali, sempre protette dalla barriera alpina in queste situazioni.
I fenomeni poi insisteranno sul comparto centro meridionale adriatico per alcuni giorni, accentuando così lo scarto termico e facendo comparire le prime nevicate sulla catena appenninica centro meridionale.
Un po’ su tutto il continente centro orientale avremo un calo termico, sensibile sulle aree balcanico danubiane, che dopo tanti giorni di mitezza climatica ritroveranno condizioni più consone alla stagione.