Qualche giorno fa prevaleva il bel tempo su gran parte d’Europa e le perturbazioni atlantiche erano costrette a percorrere la direttrice Regno Unito-Penisola Scandinava. Nelle ultime 48 ore, invece, c’è stato un significativo cambiamento e l’aria instabile è riuscita ad aprire una breccia tra la Francia e la Penisola Iberica.
La battaglia con l’Anticiclone è aspra e trova terreno fertile in Spagna. Il contrasto che si è creato tra le correnti fresche oceaniche e quelle roventi sahariane, determina la nascita di sistemi nuvolosi convettivi, quelli per intenderci che causano i temporali. Ieri, ad esempio, le zone interne iberiche sono state spazzate da autentiche tempeste temporalesche, con raffiche di vento e grandine. I temporali si sono mossi verso la costa, spingendosi a nord e valicando il confine pirenaico.
Altri temporali si sono sviluppati al di là e lungo le Alpi. I più forti si sono abbattuti in Germania, in Polonia e lungo il confine tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Spostandoci ad est, verso il Mar Nero, abbiamo a che fare con la struttura altopressoria, che al pari dell’Italia sta dispensando giornate roventi. Possiamo citare l’Ucraina, i Balcani, l’Ungheria. La popolazione magiara sta affrontando, ad esempio, un’ondata di caldo che a Giugno non si vedeva dal lontano 1936.
In Italia sappiamo che il caldo è più marcato in Emilia Romagna, sul basso Veneto, nelle valli interne delle centrali tirreniche, al sud e nelle isole. In vicinanza dei corsi d’acqua e del mare, l’aria si è caricata di umidità e il caldo che inizialmente era torrido si è tramutato in afa. Anche per oggi non prevediamo alcun miglioramento, anzi, in talune regioni la situazione sarà peggiore. Le temperature potrebbero addirittura aumentare di un altro paio di gradi sulla Sardegna, in Sicilia, nel Lazio e in Campania.
Sulle Alpi continueranno a svilupparsi le nubi torreggianti e i temporali dovrebbero mostrarsi più vivaci, tanto da non escludere degli sconfinamenti nelle alte pianure del Piemonte, della Lombardia e del Veneto. Saranno possibili degli acquazzoni anche sull’Appennino emiliano. Altre nubi stanno raggiungendo la Sardegna e la Corsica e derivano dal sistema temporalesco che ieri interessava la Spagna. Nubi che dovrebbero sfaldarsi a contatto con l’Alta Pressione, ma che potranno causare parziali annuvolamenti e qualche pioviggine nei settori nord occidentali insulari.
Concludiamo coi venti, che continueranno ad essere deboli o a regime di brezza sulle coste. Sono previsti rinforzi da settentrione sul Canale d’Otranto, mentre in Sardegna potrebbero risultare localmente moderati da meridione.