Siamo qui a commentare l’ennesima discesa di aria artica che spinta dalle coste nordamericane verso l’Europa, è costretta dalla presenza di un’area anticiclonica in posizione settentrionale, tra l’artico e la penisola scandinava, a procedere attraverso Regno Unito e Francia, diretta verso il bacino centro occidentale del Mediterraneo, coinvolgendo buona parte dell’Europa centro meridionale.
L’alta delle Azzorre resta in pieno oceano, schiacciata dal flusso perturbato atlantico e non riesce più nemmeno a fare da baluardo alle incursioni sulla penisola iberica, che ha spesso goduto di un particolare clima favorevole e gradevole, mentre ora si trova coinvolta nel flusso nordoccidentale, con presenza di nubi cumuliformi e piovaschi sparsi.
Quindi tempo instabile perturbato su tutto il comparto centro occidentale europeo, dove si trovano ad agire diversi sistemi frontali inseriti in aree depressionarie che contribuiscono a creare quella vasta conca ciclonica che coinvolge tali aree continentali.
Il satellite evidenzia un lungo treno di nubi legate ad un esteso sistema in buona parte occluso che dall’Africa settentrionale, si snoda attraverso il bacino occidentale del Mediterraneo risalendo la Francia ed il Regno Unito fino a raggiungere l’Islanda, causando estesa nuvolosità e presenza di precipitazioni, in un quadro termico autunnale.
Dietro tale fronte si evidenzia un altro sistema più contenuto che dal sud del Regno Unito si inserisce sul Golfo di Biscaglia e fin verso la penisola iberica settentrionale, ed anche qui i cieli risultano variabili con piovaschi sparsi.
Più ad est, ecco che si staglia la vecchia circolazione ciclonica, che fino a ieri ha condizionato il tempo della nostra penisola e che ancora arreca instabilità sull’estremo sud peninsulare, ma che è ancora attivo sull’Europa orientale e balcanica dove tra piogge e temporali non c’è da stare allegri, in un quadro termico nella norma.
Sulla Russia settentrionale resta attivo il Vortice Polare che pilota aria fredda verso sudovest, la quale scorre sui bordi orientali dell’alta artica andando ad alimentare la circolazione depressionaria generale sul continente.
La situazione migliore la troviamo sulla penisola scandinava, dove l’influenza dell’alta artica, si fa sentire specie sul comparto centro occidentale dove il tempo è poco nuvoloso e l’insolazione regala temperature piuttosto gradevoli a differenza del alto orientale che risente dello scorrimento verso sud dell’aria fredda pilotata dal Vortice Polare russo, con un quadro termico decisamente più freddo e con cieli più grigi.
Un contesto che vede la nostra penisola meta di fronti e di instabilità, seppure oggi è una giornata decisamente in miglioramento, ma con la certezza che la fugacità del bel tempo sarà seguita a breve dall’incalzante flusso atlantico che arrecherà nel corso della settimana una serie di peggioramenti culminanti con una discesa artica che farà scendere sensibilmente le temperature specie sul comparto orientale, ripresentandoci scenari da tardo autunno non certo alieni nel mese di aprile, che più volte nella sua terza decade ha prospettato ritorni freddi.
Bisognerà ancora attendere per poter vedere un lungo trend soleggiato e mite, mentre le prospettive parlano di intervalli brevi e soleggiati seguiti da giorni instabili e con “zampate” da brivido.