Perturbazioni senza fine:
è da marzo che non si vedono più di alcune giornate di bel tempo concatenate. I pochi sprazzi di sole si sono fatti apprezzare non appena una delle tantissime perturbazioni atlantiche ci lasciava, in attesa che subentrasse la successiva. Un trend circolatorio che ha prodotto tantissima pioggia e abbondantissime nevicate sui rilievi. Inutile rammentare che la gran parte delle nostre regioni hanno usufruito di un surplus precipitativo consistente. Fortunatamente, se non in rare circostanze, l’intensità delle perturbazioni non è stata tale da comportare gravi conseguenze.
In Europa fa ancora freddo:
se da un lato ha prevalso l’Atlantico, che non potendo sfogare la sua rabbia a nord si è visto costretto a rivolgere le proprie attenzioni sul Mediterraneo, dall’altro ha prevalso il gelo. Le Nazioni dell’Europa centro settentrionale e orientale hanno dovuto sopportare un avvio primaverile d’altri tempi. In alcuni casi non faceva così freddo da più di 50 anni, se non addirittura da oltre un secolo. Per non parlare dell’enorme quantità di neve caduta, tanto da sgretolare anche in questo caso vari record ultra decennali. Ora la situazione volgerà verso un miglioramento, perlomeno si assisterà ad un graduale addolcimento del clima.
Cambio circolatorio imponente:
le modifiche sostanziali le avremo in Atlantico, dove fin da oggi assistiamo ad una ridistribuzione dei nuclei depressionari che determina una maggiore penetrazione del flusso zonale nel cuore dell’Europa. Ma quel che preme rimarcare è che nei prossimi giorni avverrà l’isolamento di un vortice ciclonico ad ovest delle Azzorre, dinamica che depone a favore di una notevole rimonta anticiclonica in seno al Mediterraneo.
Riappare l’Anticiclone Africano:
dovendovi dar conto di una rimonta anticiclonica, avremmo preferito parlarvi dell’Anticiclone delle Azzorre. Invece no, ci vediamo costretti ad affrontare quella che nell’ultimo decennio ha rappresentato la nota dolente della bella stagione: l’Anticiclone Africano. Ebbene sì, i più autorevoli modelli previsionali sono sostanzialmente concordi nel proporre una possente rimonta altopressoria subtropicale, i cui effetti si percepiranno in maggior misura nelle due isole maggiori e al sud.
Sbalzo termico impressionante:
forse vi sarà capitato di leggere l’approfondimento sul rialzo termico dei prossimi giorni. Per chi non ne avesse avuto l’occasione, possiamo dirvi che nel weekend assisteremo ad un notevole aumento delle temperature, che su alcune regioni cresceranno di 14-15°C rispetto ai valori attuali. Ciò significa che di giorno, localmente, si potrebbero raggiungere i primi 30°C dell’anno.
Focus: evoluzione sino al 21 aprile 2013
Ci attendono altre 24 ore d’instabilità, causa gli strascichi del passaggio perturbato in atto. Avremo delle piogge soprattutto nelle regioni tirreniche e al nord. Nelle regioni settentrionali si manifesterà un nuovo peggioramento nel corso del pomeriggio. Nelle giornate successive ci sarà un generale miglioramento al centro sud e nelle isole, dove comincerà a consolidarsi il promontorio anticiclonico. Al settentrione, invece, continueranno a manifestarsi delle infiltrazioni instabili atlantiche che produrranno temporali di una certa rilevanza.
Il bel tempo dovrebbe consolidarsi ulteriormente da metà aprile, quando sembra che il promontorio anticiclonico sia in grado di spingersi verso nord. Tuttavia, è bene sottolinearlo, la struttura potrebbe sbilanciarsi verso ovest lasciando così strada ad un’incursione fredda verso i Balcani. Difficile stabilire se sarà in grado di influenzarci, seppur parzialmente.
Evoluzione sino al 26 aprile 2013
Dalle varie soluzione modellistiche emerge un cedimento della struttura alto pressioria nell’ultima settimana d’aprile, quando non escludiamo il ritorno verso condizioni meteo decisamente instabili.
In conclusione.
Il bel tempo, che in tanti desiderano, è dietro l’angolo. Non sembra, al momento, che possa trattarsi di una rimonta anticiclonica risolutiva. Aprile, così come marzo, è in grado di mutare faccia molto rapidamente.