Non dovremo più stupirci di nulla, eppure ad ogni perturbazione accade che poi si debba affrontare la conta dei danni. A cominciare dal Genovese, proseguendo per il Pesarese passando per il Romano e il Reatino. Vi potremmo menzionare numerose altre aree peninsulari, perché il maltempo è stato diffuso e ha persino causato la caduta di violente grandinate e la comparsa di qualche tromba d’aria. Oggi ci auguriamo che la situazione sia meno compromessa, in tal senso gli aggiornamenti modellistici portano delle buone notizie per quanto riguarda le regioni colpite ieri, mentre c’è qualche piccola preoccupazione per quei forti temporali che si stanno formando sul Tirreno centro meridionale.
Nel momento in cui vi scriviamo ci sono degli episodi temporaleschi abbastanza vivaci in Campania e nel Trapanese, ma l’atmosfera resta un po’ instabile anche sul Nordest e difatti segnaliamo le residue precipitazioni che stanno cadendo tra Alto Adige e Veneto occidentale.
Prima d’addentrarci nel dettaglio, vediamo di capire perché il maltempo è stato così violento. Andiamo un attimo a ritroso e vediamo che già sulla Francia, ancora prima che il sistema perturbato giungesse da noi, ci furono precipitazioni talmente consistenti da causare alcune piccole alluvioni e frequenti allagamenti. Fu colpita soprattutto la zona meridionale del Paese, annunciando l’ingresso perturbato sul Mediterraneo occidentale. Forse si pensava che sul nostro territorio vi fossero meno rischi, ma ci si dimentica che il Mediterraneo ancora caldo può fornire quell’energia necessaria al rinvigorimento della più piccola perturbazione.
In questo caso non si trattava di un affondo insignificante e infatti i più autorevoli Centri di Calcolo numerico-matematici dicevano che avrebbe piovuto in abbondanza. S’è cominciato dal Genovese – rammentiamo che in qualche area l’accumulo di pioggia ha raggiunto i 300 mm – e si è proseguito col Nord tutto e con parte del Centro.
Oggi è la volta d’aprire gli ombrelli al Sud Italia, perché ben presto quei temporali che stanno investendo la Campania e la Sicilia si propagheranno alle restanti regioni e si intensificheranno nel corso del pomeriggio. E’ probabile che qualche forte acquazzone vada a cadere su Campania, Basilicata e nord della Puglia.
Scrosci di pioggia qua e là dovrebbero manifestarsi anche al Centro, però stavolta toccherà ai versanti Adriatici essere in pole. Nell’altro versante, quello tirrenico, l’instabilità si limiterà maggiormente alle zone interne ma potrebbe risultare un pochino più diffusa in Toscana.
Risalendo verso Nord vediamo come le schiarite stiano tentando di impossessarsi di tutte le regioni, ma mostri ancora delle difficoltà sul Triveneto. E difatti, col passare delle ore, prevediamo una fiammata instabile abbastanza vivace che non si limiterà a coinvolgere solamente i rilievi, ma potrà recare degli scrosci di pioggia anche in qualche tratto pianeggiante. In particolare sull’Emilia Romagna. Nel Nordovest, invece, i fenomeni appariranno maggiormente sui rilievi.
Concludiamo con un cenno ai venti, perché provengono ancora occidentali e di moderata entità al Centro Sud e nei mari circostanti le Isole. Nella seconda fase giornaliera assisteremo ad una graduale rotazione dai quadranti settentrionali a cominciare dalle zone alpine proseguendo per la Sardegna – ove giungerà un fresco Maestrale. Inevitabile un graduale calo delle temperature. Specialmente in quelle zone che ieri registravano degli aumenti dovuti alle correnti secche in discesa dai pendii appenninici.