Dopo la cirraglia di ieri sui versanti occidentali italiani, durante la nottata un sistema nuvoloso formatosi nella regione francese ha abbordato il nostro nord, che nella mattinata odierna si è svegliato sotto una nuvolosità irregolare ma generalmente improduttiva. La pressione e i geopotenziali in quota tendono a calare sul nostro Paese, e la “gobba” anticiclonica di origine nord africana allenta la sua stretta sul Mediterraneo consentendo l’ingresso di una debole zona di bassa pressione, una saccatura per essere precisi, attualmente collocata tra il Nord Italia e la Francia. L’ingresso di aria più fredda soprattutto in quota tra Paesi Bassi e Francia settentrionale ha attivato già dalla prima mattinata alcuni focolai temporaleschi, in qualche caso anche organizzati, in spostamento verso est.
Attualmente una nuvolosità sfrangiata e piuttosto disorganizzata interessa ancora le regioni del Nord, tendendo ad invadere i cieli anche del Centro Italia nel suo spostamento verso est. Un temporaneo miglioramento si avvicina dalla Francia e raggiungerà il Nord Ovest entro sera. Al momento della comparsa delle maggiori schiarite, peraltro già in atto, si renderà più elevata la probabilità che si attivi qualche focolaio temporalesco o rovescio, in special modo nelle Alpi Occidentali. Altrove, a parte la presenza di questi addensamenti stratificati a quota medio alta, la giornata trascorrerà senza particolari scossoni e il sole sarà ancora protagonista in buona parte del Centro e gran parte del Sud, comprese le due Isole Maggiori.
Ancora per le prossime ore si attendono poche novità sul fronte termico, le temperature resteranno sostanzialmente invariate e su valori piuttosto elevati per il periodo. Le eventuali diminuzioni che si verificheranno saranno provocate dalla mancanza di un riscaldamento diretto del terreno da parte del sole, a causa della presenza della coltre nuvolosa. Le diminuzioni tenderanno pertanto a verificarsi in special modo al nord e segnatamente per i valori di temperatura diurna.
Per avere un primo vero calo termico, che si manifesterà in una prima fase maggiormente in quota, si dovrà probabilmente aspettare la giornata di domani quando i valori termici tenderanno a diminuire a partire dai settori alpini occidentali. Un calo della temperatura più generalizzato avverrà comunque solo durante la giornata di venerdì, quando il tempo sarà in miglioramento su tutto il paese, con una attenuazione dell’instabilità.
Per quanto riguarda la localizzazione dei fenomeni nel corso dei prossimi giorni, essi come di sovente avviene durante questo periodo dell’anno tenderanno a concentrarsi soprattutto sui rilievi montuosi, e solo localmente sconfineranno lungo le coste e le aree pianeggianti. Eventualità che alla luce dei modelli di oggi sembra più probabile nella giornata di giovedì ed in forma più attenuata anche venerdì quando le correnti in quota saranno orientate da NE favorendo lo sconfinamento di eventuali temporali appenninici verso le coste liguri e tirreniche. Non mancherà la possibilità di temporali anche sulla Val Padana, in sconfinamento in questo caso soprattutto dai settori alpini e prealpini e quindi fenomeni tendenzialmente più frequenti nelle aree di pianura a nord del Po.
Prendendo in considerazione l’intero periodo in cui l’instabilità si manifesterà sul paese in generale i fenomeni tenderanno ad essere più frequenti lungo i versanti orientali.
L’ulteriore tendenza per il fine settimana vedrà un graduale miglioramento associato tra l’altro ad un certo calo delle temperature anche al suolo che riporteranno i valori termici su livelli più consoni alla stagione in corso, decretando quindi la fine di questa prima moderata ondata di caldo. L’espansione verso est dell’alta pressione, questa volta di matrice azzorriana, favorirà un netto miglioramento del tempo con l’ingresso di correnti da nord ovest sui settori occidentali a partire dal fine settimana. Tuttavia la presenza sempre di regimi depressionari sull’Europa centro-orientale esporrà le regioni del versante adriatico a nuove possibili manifestazioni di instabilità, al momento di difficile ubicazione.