Il sussulto della goccia fredda:
è da inizio settimana che sull’Italia affluisce aria fresca, o addirittura fredda, dai quadranti settentrionali. I venti da nord sfruttano l’ampia goccia fredda creatasi tra i Balcani e il Mar Nero, laddove sta causando veri e propri sfracelli. Da noi, fortunatamente, la sua influenza è soltanto parziale ma riesce egualmente ad esaltare i contrasti termici generando localmente intensi temporali.
Instabilità si, ma non per tutti:
come detto più volte, l’orografia incide in modo sostanzialmente sulle sorti meteorologiche dell’Italia. Ed ecco spiegato il perché dell’instabilità a macchia di leopardo, così come la diversa distribuzione termica. I fenomeni si sono concentrati sulle Adriatiche e al Sud, ma come vedremo avranno modo di ripresentarsi anche al Nord e sulle Tirreniche durante le prossime 48 ore. Anche le temperature hanno evidenziato un andamento diverso, crollando nelle regioni interessate dai fenomeni e salendo laddove la componente favonica (effetto rilievo) ha inciso maggiormente.
Imponente cambio circolatorio:
fin dai primi giorni della prossima settimana assisteremo ad un cambio circolatorio a livello europeo. L’Atlantico, non ancora domo, isolerà un’ampia depressione sull’Europa occidentale il cui obbiettivo finale dovrebbe risultare la Penisola Iberica. Si tratta di una configurazione barica propizia all’Alta Africana, che difatti punterà diritta verso l’Italia.
Anticipo estivo in piena regola:
quindi, ricapitolando. Depressione Atlantica in sprofondamento sulla Penisola Iberica e conseguente risposta dinamica dell’Anticiclone Subtropicale. Ciò vuol dire che avremo un’impennata termica rilevante un po’ ovunque, ma in maggior misura nelle regioni Centro Meridionali e Insulari laddove si potranno superare facilmente i 30°C.
Insidie instabili da ovest:
ciò che appare evidente, stante le ultime elaborazioni modellistiche, è una parziale influenza destabilizzante nelle regioni di Nordovest. I venti di Libeccio apporteranno dell’aria umida che andrà a favorire l’insorgenza di nubi temporalesche consistenti. Gli effetti si manifesteranno più facilmente sui rilievi, ma non escludiamo sconfinamenti verso le pianure. C’è da dire che qualora la depressione risultasse più sbilanciata verso ovest, cosa da non escludere, anche su queste regioni potrebbero manifestarsi gli effetti della rimonta anticiclonica.
Focus: evoluzione sino al 29 maggio 2014
Il weekend proporrà condizioni d’instabilità diffusa e localmente consistente. Sabato interesserà maggiormente le regioni Adriatiche e Meridionali, domenica si ripresenterà anche al Nord e sulle Centrali Tirreniche. Da lunedì, invece, la situazione è destinata a migliorare molto velocemente e nel corso della prossima settimana avremo un rialzo termico rilevante che ci porterà il primo anticipo d’estate della stagione.
Situazione che potrebbe rimanere bloccata sino a fine maggio, andando gradualmente a coinvolgere anche il Nordovest. Qui, inizialmente, avremo qualche spiffero instabile che potrebbe dar luogo a dei temporali.
Evoluzione sino al 03 giugno 2014
L’esordio estivo potrebbe avvenire all’insegna del meteo anticiclonico, ma non è da escludere una riapertura della porta atlantica che potrebbe condurci verso una nuova fase instabile consistente. Ipotesi, al momento, minoritaria.
In conclusione.
Insomma, dopo un cammino non privo d’ostacoli, l’ultima fase primaverile sembra volerci consegnare nelle mani della bella stagione.