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L’alluvione di Berna dell’agosto 2005

di Giovanni Staiano
18 Feb 2010 - 08:16
in Senza categoria
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l’alluvione-di-berna-dell’agosto-2005
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La prima immagine (fonte www.geschichteinchronologie.ch) mostra una strada del quartiere Matte invasa dall'acqua dell'Aar. La seconda immagine (fonte www.blick.ch) mostra una panoramica dall'alto della capitale elvetica, distesa lungo l'ansa dell'Aar, alluvionata.
l alluvione di berna dell agosto 2005 17147 1 2 - L'alluvione di Berna dell'agosto 2005
Nell’agosto 2005 una alluvione interessò Berna, la capitale della Svizzera, e il territorio circostante, con l’esondazione dell’Aar, il fiume che attraversa la città. Il quartiere storico della “Matte”, nella parte bassa della città, fu invaso dalle acque dell’Aar alle 3 del mattino di lunedì 22 agosto e fu necessario evacuare qualche centinaio di residenti. Il quartiere è poi rimasto sommerso dall’acqua per diversi giorni, i lavori di pulizia e ripristino sono durati diverse settimane.

Più devastante anche di quella del dicembre 1999, l’alluvione di fine agosto 2005 fece tremare la popolazione di Berna e dintorni per giorni interi. Dopo quanto accaduto nell’agosto 2005, l’alluvione del 1999 apparve molto meno drammatica di come era sembrata all’epoca. Nel 1999, infatti, si era alzato il livello della falda freatica, ma l’Aar non era uscito dal suo letto, inoltre allora l’acqua era arrivata molto più lentamente.

Dal ponte del Kirchenfeld, turisti giapponesi, scolari e altri curiosi guardavano, nei giorni dell’alluvione, giù verso il quartiere della Matte sommerso dall’acqua. L’inondazione paralizzò l’attività dei numerosi artigiani che abitano e animano questo quartiere storico, ma in quei giorni al centro dell’attenzione non erano le loro botteghe, ma l’acqua torbida dell’Aar, con la sua presenza limacciosa nelle stradine, dove raggiungeva in alcuni punti i due metri di altezza, arrivando quasi al primo piano delle abitazioni.

Qui e là spuntavano tetti di automobili scomparse sotto il diluvio e dal ponte si seguivano le battaglie delle imbarcazioni della Polizia e dei Vigili del Fuoco, che lottavano contro i flutti per evacuare gli abitanti che volevano restare fino all’ultimo nelle loro case.

Gli abitanti del quartiere Matte si lamentarono dell’operato delle autorità cittadine. Secondo loro, Berna non avrebbe tratto i dovuti insegnamenti dalla “alluvione del secolo”, verificatasi nel 1999, avendo preso poche o nulle misure per contrastare il ripetersi degli allagamenti. La città avrebbe dovuto trovare il modo di evitare che il dispositivo di sbarramento delle acque venisse ostruito dal legname. Inoltre, le autorità non avrebbero mantenuto la promessa, fatta nel 1999, di ripulire il letto del fiume.

Sotto accusa fu anche il tentativo, nelle prime ore dell’alluvione, di minimizzare l’evento da parte dei media. Secondo molti residenti, quando l’acqua aveva già raggiunto il primo piano i media continuavano a parlare di acqua ad “altezza ginocchio”.

La vicina stazione turistica di Engelberg rimase isolata, accessibile unicamente in elicottero, perchè frane e smottamenti avevano interrotto strade e ferrovie. Anche numerose altre località nelle vallate alpine del cantone Berna, tra cui le note stazioni turistiche di Grindelwald e Lauterbrunnen, rimasero temporaneamente isolate. Nella capitale fu chiuso anche l’Aeroporto, invaso anch’esso dall’acqua del fiume Aar. Oltre a Berna anche Interlaken e Thun furono invase dalle acque del Thuner See e del Brienzer See. Brienz fu travolta da una colata di acqua e fango che uccise due persone.

Due pompieri morirono nel cantone di Lucerna investiti da una valanga di fango mentre cercavano di liberare un passaggio. Oltre 1500 furono le persone evacuate a Wolhusen e Emmen, nei pressi di Lucerna. Non migliore fu la situazione a Lucerna città, dove la Reuss, che la attraversa, e il lago dei Quattro cantoni strariparono, sommergendo diverse strade della città..

L’alluvione di Berna, Lucerna, Schwyz, Uri e Obwalden dell’agosto 2005 provocò sei morti e due miliardi e mezzo di euro di danni. Eventi alluvionali, con vittime e gravi danni, interessarono anche l’Austria e la Baviera.

Le precipitazioni intense iniziarono sabato 20 agosto, quando fiumi e torrenti iniziarono a ingrossarsi minacciando l’uscita dagli argini. Dopo tre giorni di piogge molto intense, fino a lunedì 22, e residue precipitazioni meno abbondanti martedì 23, da mercoledì 24 agosto la situazione migliorò. Non furono certo solo quei tre giorni di pioggia a provocare quella tremenda alluvione, ma anche un’estate piovosissima nell’Europa centrale e sull’arco Alpino già da inizio giugno, con quindi, a fine agosto, gli invasi pieni d’acqua e il terreno già saturo.

Migliaia di persone furono evacuate e dovettero lasciare le loro abitazioni, e per arginare i danni della furia delle acque l’esercito svizzero dovette impiegare centinaia di uomini. Molte strade rimasero chiuse per frane e allagamenti, notevoli furono anche i disagi al traffico ferroviario. Una frana causò un lieve scontro tra due convogli Intercity presso Heustrich (Berna), sull’asse ferroviario del Lotschberg, fortunatamente senza che vi fossero feriti. Anche Trenitalia, su invito di Sbb/Ffs, la compagnia ferroviaria elvetica, consigliò in quei giorni di rinviare le partenze per la Svizzera e di informarsi sullo stato della circolazione oltre frontiera nelle stazioni di partenza.

Rimasero chiusi anche l’Autostrada svizzera A2 in direzione Nord e il Passo del San Gottardo, con il traffico stradale deviato sul San Bernardino, dove però il traffico andò in tilt, con oltre 10 km di coda. Le autorità elvetiche, per evitare il collasso, chiusero la dogana commerciale di Como-Brogeda al traffico pesante in uscita verso il Ticino.

Responsabile dell’evento fu una goccia fredda in quota (al suolo vi era inizialmente alta pressione e la depressione che si formò da domenica 21 aveva i minimi barici più a sud, sull’Italia) che nel suo spostamento verso est-sudest fece sì che a inizio evento le correnti fossero da sud-sudovest, con quindi precipitazioni soprattutto in Ticino, diventando però orientali a partire da domenica 21 e da nord-nordest lunedì 22. La lentezza con cui la goccia si è spostata ha causato la persistenza delle piogge e le conseguenti alluvioni.

La tabella riporta alcuni accumuli registrati in Svizzera nei giorni dell’alluvione. Dai dati si nota come Berna non registrò molta pioggia, ma tanta ne cadde nella parte superiore del bacino dell’Aar, come mostra il dato di Interlaken,e in quello della Reuss (cui appartengono Altdorf e il Pilatus, oltre alla stessa Lucerna).

Località 20 agosto mm 21 agosto mm 22 agosto mm Totale 3 gg.
Moleson 11 62 73 146
Pfaffeien 27 88 50 165
Napf 32 95 88 32
Lucerna 23 77 31 131
Engelberg 9 57 133 199
Pilatus 40 67 48 155
Interlaken 14 55 76 145
Altdorf 7 36 89 132
Berna 7 28 20 55
Waedenswil 29 42 55 126
Saentis 9 20 159 188
Glarus 7 32 73 112
Zurigo città 22 44 16 82
San Gallo 30 50 44 124
Locarno Monti 60 3 tr 63
Locarno Magadino 55 2 tr 57
Lugano 39 2 tr 41

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