Iniziata la primavera meteorologica ed ormai ad un passo dall’equinozio, freddo e neve continuano però ad imperversare negli Stati Uniti.
Mercoledì 13 marzo gran nevicate sono cadute nelle città dello stato di New York in prossimità dei laghi Erie ed Ontario, città molto soggette a grandi bufere di neve a causa del “lake effect snow”, ovvero dell’aria fredda che si umidifica transitando sulla superficie d’acqua dei Grandi Laghi.
A Syracuse tra le 12 GMT di mercoledì e le 6 GMT di giovedì, si sono depositati al suolo 28 cm di neve (manto bianco cresciuto da 5 a 33 cm), con temperatura precipitata da +1,1°C a -11,7°C. Il manto nevoso è poi cresciuto fino a 36 cm con la temperatura minima scesa a -13,9°C.
A Buffalo sono caduti nelle stesse ore 33 cm di neve e la temperature è crollata fino a -15°C.
Ancora maggiore la nevicata a Rochester con il manto nevoso arrivato a misurare 41 cm e temperatura scesa a -13,3°C.
Meno neve ma temperature ancora più basse sulla sponda occidentale del Lago Erie, dove Toledo ha raggiunto -20°C.
Questa ennesima ondata di freddo ha portato anche -20,6°C a Lansing e -16,1°C a Detroit, entrambe nel Michigan. A Detroit il record di freddo per marzo è -20°C. La città, con un accumulo complessivo di 230 cm, ha anche vissuto l’inverno più nevoso dal lontanissimo 1880/81, quando l’accumulo nevoso arrivò a 237 cm. Per approfondire il tema si può leggere l’articolo su freddofili.it.