Continua a salire inesorabile il livello del Garda, considerando che in questi giorni si sono riservati nel lago ben 38.5 milioni di metri cubi. Nella giornata dell’8 maggio l’idrometro di Peschiera ha segnalato che l’acqua dell’invaso si è spinta fino a 139 centimetri, uno solo al di sotto del massimo stabilito dalla normativa vigente per il bacino lacustre nella stagione primaverile, e questo nonostante che la Comunità del Garda sia riuscita ad ottenere dal Magistrato delle acque di aumentare al massimo il deflusso verso il fiume Mincio, portato a 160 metri/cubi al secondo. Non si segnalano al momento eventi dannosi nei centri rivieraschi gardesani per assenza di vento forte conseguente moto ondoso che avrebbe comportato allagamenti sicuri.
La quota 139 è la più alta registrata nelle tabelle durante la primavera, in base ai dati consultabili: il record precedente era costituito dai 135 centimetri registrati in due episodi, nel 2009 e nel 2004, anni in cui il prelievo era rimasto a quote decisamente inferiori, rispettivamente a 140 e 63 metri cubi al secondo. La causa di questa piena eccezionale deriva dallo scioglimento della neve e dalle grandi piogge degli ultimi mesi: per esempio nella stazione meteo di Arco:le giornate piovose dall’inizio dell’anno sono state 49, e si tratta di un record (il precedente, con 41, risaliva al 1986); sempre dal primo gennaio sono caduti sulla Busa 388,4 millimetri di pioggia, contro una media stagionale del periodo di 243 mm. La foto in basso mostra l’acqua alta a Riva del Garda (fonte trentinocorrierealpi.gelocal.it).