La primavera spesso mostra queste caratteristiche dovute a flussi meridiani che, in sequenza, ci propongono delle situazioni molto contrastanti tra di loro: cavi d’onda, molto profondi, dispongono flussi di aria mite, molto mite, che si porta dall’entroterra del Continente africano in direzione del medio e basso Mediterraneo.
In non lontani tempi passati, abbiamo assistito a questi “naturali happenig” termici che hanno provocato dei periodi di “semi estività” su molte delle nostre regioni e più spiccatamente su quelle centro meridionali. Un’onda termica, calda, nei prossimi 6/7 gg., presumibilmente, tenterà di affermarsi sul basso Mediterraneo.
Quali potrebbero essere gli effetti?
Vi sono tuttavia delle eccezioni, o peculiarità, in questa ipotizzabile configurazione. Spesso queste “onde di calore” anticipano delle robuste situazioni dinamiche di matrice sub tropicale . La loro persistenza, talvolta, si limita ad una iniziale disposizione delle correnti mediamente da sud, non sempre stabilizzanti e con debole curvatura anticiclonica, sulla parte meridionale del Nostro mare.
V’è da segnalare che, in casi molto particolari, questa “esplosione di calore” può assumere connotati molto forti ed in grado, con il passare dei giorni, di arricchire il contributo adiabatico di compressione da parte della colonna d’aria discendente.
Pertanto si iniziano a segnalare le prime temperature molto miti, in anticipo con il normale iter della stagione, a cui fa seguito un più marcato riscaldamento dell’aria nei medi e bassi strati. La situazione che sembra “schiudersi” nel lungo raggio, sembra avere le caratteristiche di detta portata: escalation termica che potrebbe produrre effetti molto vistosi circa l’andamento delle temperature. Al momento sembra una “limita esplosione” racchiusa in un raggio ristretto; ma tali onde, per contingenti configurazioni sinottiche, spesso riescono a guadagnare terreno sempre più verso nord e coinvolgere la quasi totalità della nostra Penisola attraverso un periodo, più o meno lungo, di caldo anticipato.
Senza spingersi in paragoni non calzanti, dobbiamo , in ogni caso, tener d’occhio questa prima calda avvezione. Essa potrebbe essere in grado di incidere, anche in maniera marcata, molto di più rispetto a quello che ci viene segnalato dalle elaborazioni matematiche.