Il satellite Meteosat è geostazionario, ovverosia rimane fermo praticamente nello stesso punto, sopra l’Equatore, mentre i satelliti Polari compiono un’orbita attorno alla Terra passando ad intervalli periodici sopra l’Europa, e scattano una serie di foto ad ogni passaggio.
Quando il cielo si fa sereno, ed elaborando l’immagine in falsi colori, si è poi in grado di visualizzare una serie incredibile di particolari della superficie terrestre, e, in questo caso, si può notare l’abbondanza dell’innevamento sulle località montane dell’Appennino Centrale.
Sotto l’effetto dello Stau, fenomeno che ha addossato alla Dorsale Appenninica le nuvole che provenivano dai Balcani, la neve ha imbiancato tutte le montagne del versante adriatico, dalle Marche fino alla Basilicata, comprendendo anche il massiccio del Pollino e la Sila.
Al contrario, andando verso nord, l’Appennino si ritrova quasi del tutto spoglio di neve, mentre l’Appennino Ligure ne è completamente privo.
Neve, invece, si nota sul Massiccio del Monte Cinto, in Corsica, e sul Gennargentu, nel cuore della Sardegna.
Il satellite Polare sarà quello che resterà libero, nella sua pubblicazione di immagini sul web, in quanto a partire dal 2006 il nuovo Meteosat sostituirà definitivamente l’attuale, e le tradizionali immagini ogni mezz’ora diverrano disponibili solo a pagamento o su abbonamento.
In compenso, migliorerà enormemente la qualità delle immagini rispetto a quella attuale.