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La tropical storm George porta piogge alluvionali nel nord dell’Australia

di Giovanni Staiano
05 Mar 2007 - 08:24
in Senza categoria
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Immagine satellitare dell'Australia alle 0.30 GMT di domenica 4 marzo. Si nota la tropical storm George in azione nel nord del paese, mentre nella parte destra dell'immagine è visibile la intensa nuvolosità sul Mar dei Coralli, all'origine di piogge torrenziali in Nuova Caledonia. Fonte www.bom.gov.au.
La intensa perturbazione tropicale che nei giorni scorsi ha portato piogge torrenziali a Darwin, nei Territori del Nord (Australia), contrariamente alle previsioni è evoluta a “tropical storm” e probabilmente rinforzerà a ciclone tropicale di categoria 1. Nelle prime ore (ora GMT) di domenica la tempesta, denominata George, ha attraversato il Golfo Giuseppe Bonaparte portandosi sulla parte settentrionale del Kimberley Plateau, in Australia Occidentale. Raffiche di vento a 80 miglia orarie hanno investito le coste del Golfo di Bonaparte, con piogge torrenziali, che hanno causato alluvioni. A Darwin, da venerdì alle 9 a lunedì alle 5 (68 ore), ora locale, sono caduti 396 mm.

Alle 12 GMT di domenica, già sera in Australia, George era centrato a 14,3°S 127,2°E, accompagnato da venti fino a oltre 50 miglia orarie. Spostandosi verso ovest, George tornerà presto in mare aperto, rinforzando, con venti che supereranno lunedì sera, ora locale, le 60 miglia orarie, per arrivare a oltre 90 miglia orarie martedì sera. Per tutto lunedì, piogge torrenziali e forte vento interesseranno il Kimberley Plateau. A Kalumburu, estremità nord del Kimberley Plateau, dalle 9 di sabato alla stessa ora di domenica sono caduti 111 mm. Ulteriori 93 mm sono caduti domenica dalle 9 alle 24, ora locale, altri 22 si sono aggiunti nelle prime due ore di lunedì. Il totale, per ora, è di 226 mm in 41 ore.

Area di forte maltempo, dovuto a una depressione tropicale, anche nel Mar dei Coralli. Molto colpita dalle piogge torrenziali la Nuova Caledonia. A cavallo tra sabato e domenica sono caduti, in 24 ore, 146 mm a Poindime (21 erano già caduti nelle 24 ore precedenti), 84 a La Roche, 80 a Noumea, 70 a La Tontouta. Tra venerdì e sabato, più colpite erano state le Vanuatu, dove erano caduti, in 24 ore, 94 mm a Pekoa e 43 a Bauerfield. Tra sabato e domenica, queste due stazioni hanno cumulato ulteriori 24 mm entrambe, per un totale di 118 e 67 mm in 48 ore, rispettivamente.

Gran parte di Cina e Giappone hanno vissuto un inverno 2006-2007 caldo, anzi il più caldo in molte stazioni da quando le stesse sono attive. La città giapponese di Maebashi non ha mai visto, quest’inverno, neve al suolo, fatto che non accadeva dal 1897. A Tokyo i dati meteo vengono registrati dal 1876 e da allora mai era accaduto che non sia caduto un solo fiocco di neve in tutto l’inverno, “impresa” in cui è riuscito l’inverno appena concluso. Il periodo in cui, secondo la statistica, dovrebbe apparire la prima neve è la seconda decade di gennaio, mentre la prima neve più tardiva sinora era stata quella del 10 febbraio 1960. Molte stazioni sciistiche giapponese hanno avuto dei danni economici notevoli, in termini di numero di piste aperte e di ridotto periodo di apertura.

In Cina, sia a Pechino che a Shanghai inverno di caldo record dall’inizio delle misurazioni (che per Shanghai risale al 1873). La temperatura media di Shanghai stata 7,3°C, 2,3°C al di sopra della media. Pechino ha anche registrato un record assoluto di caldo, con i 16°C del 5 febbraio. Hong Kong ha fatto registrare il febbraio più caldo della sua storia, con una temperatura media di 19,5°C (e una media delle minime di 17,8°C).

A Dawson, nello Yukon (Canada nordoccidentale), il -46,7°C del 2 marzo ha battuto il precedente record di marzo di -45,2°C del 5 marzo 1987. Molto freddo anche sabato 3 marzo, con minima -45°C.

Intense piogge in Argentina settentrionale giovedì e venerdì scorsi. Giovedì, 102 mm a Corrientes, 82 a Resistencia, 79 a La Plata, 74 a Monte Caseros, 71 a Buenos Aires (aeroporto Ezeiza). Venerdì 62 mm a Formosa, 36 a Iguazu e altri 33 mm a Resistencia.

28,9°C la temperatura massima di Murcia, in Spagna meridionale, di sabato 3 marzo. Molto elevate anche le massime di Valencia e Tortosa, che sono arrivate a 27,6°C.

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