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La temuta ondata di calore ormai è alle porte, ma sarà proprio così terribile?

di Andrea Meloni
20 Lug 2004 - 13:33
in Senza categoria
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Veduta da Ozieri (SS), della caldera termica di Chilivani, dove da giorni si misurano temperature massime prossime a +37/38°C, ma minime estremamente deliziose, tra i +10 e +14°C.
I modelli matematici di previsione delineano delle linee di tendenza su come sarà un certo parametro atmosferico. In genere dal run ufficiale, quello con una percentuale di attendibilità più alta, si realizzano le tipiche cartine che tutti possiamo consultare su Internet con vari marchi (GFS, ECMWF, DWD, BOLAM, DALAM, UKMO, JMA, ETA ed etc) che evidenziano differenti elaborazioni finali.

Generalmente le carte disponibili al grande pubblico, nella fattispecie quelle europee, non offrono un panorama esaustivo di come sarà un certo parametro dell’atmosferica a TOT tempo, purtroppo certe carte vengono diffuse con intenti istituzionali e talvolta inducono in errori di valutazione per chi le utilizza eclatanti.

Debbo dire che è davvero lodevole la notevole apertura verso il pubblico del Governo Americano, che mette a disposizione gratuitamente a chiunque, una moltitudine di dati, utili per fare previsioni professionali.

Modelli americani o modelli europei, quali i più affidabili?
E’ molto complesso rispondere, in quanto solo pagando importi considerevoli è possibile apprezzare i dati europei, pertanto il confronto non si può fare se non in forma molto superficiale, utilizzando gli stessi dati, ovvero i run ufficiali con elementi estremamente sintetici.

I modelli matematici europei e, nella fattispecie i LAM italiani, appaiono molto efficaci nella previsione, ma non sono da mettere da parte i prodotti americani, specie i GFS e i suoi derivati.

Pertanto, siccome nessun paragone sull’affidabilità sarebbe corretto, prenderemo in esame le linee di tendenza di tutti i modelli matematici, per comprendere quanto e per quanto tempo farà caldo.

Caldo debole, moderato, forte: non è un’unità di misura.
La definizione di caldo è molto complessa da adattare, chi vive in una città padana percepisce diversamente il caldo che abita a Napoli, o Firenze, oppure Aosta, Sondrio, ma direi soprattutto Genova.
Chi come me commenta che tempo farà si trova in notevole difficoltà a definire quanto farà caldo senza l’ausilio dei numeri, dato che si rischia di inviare un messaggio probabilmente non corretto o meglio, non interpretato come si desiderava fare.

Il caldo non è solo quello misurato dai termometri.
Gli americani per primi hanno divulgato i primi bollettini meteo che indicavano la sensazione termica o meglio, l’indice di calore.

L’indice di calore si rivela un’eccellente unità di misura per definire quanto fa o farà caldo, tuttavia il dato che viene diffuso attraverso le stazioni ufficiali può solo essere parzialmente rappresentativo, in quanto in un centro città la calura può essere maggiore e temporaneamente anche un più alto tasso di umidità (in genere l’umidità nei centri urbani è più bassa delle campagne).

Non siamo tutti uguali.
Non tutte le persone percepiscono nella stessa maniera il caldo, o la sensazione termica. Ci sono poi gli anziani o coloro che hanno alcune patologie che con il caldo hanno problemi di varia natura. Ma non dimentichiamoci di chi soffre di stress. Beh, quanti italiani sono stressati? Tanti…. ed il caldo accentua questa condizione.

Anche l’indice di calore quindi può essere solo rappresentativo, trattandosi di un’unità di misura matematica su un calore che una persona tipo percepisce senza vento. E si, se ci mettiamo una bella brezza, la sensazione di caldo diminuisce.

Ma farà molto caldo?
Per almeno cinque giorni farà caldo più delle norma, ma si tenga conto che siamo nel periodo più caldo dell’anno, quanto in Italia si raggiungono su vasta scala le più elevate temperature. Se alle alte temperature medie aggiungessimo 4-5°C, il caldo sarà in talune circostanze notevole, specie con scarsa ventilazione ed il progressivo aumento del tasso di umidità.

Ipotizziamo che in Val Padana, area continentale, si avranno 5°C oltre la media nelle massime, a Milano campagna le massime salirebbero a +35°C, le minime a 24°C (tuttavia leggeremo massime sui +36°C). A Torino città farà appena più fresco, la temperatura dell’aeroporto resta di certo anche più piacevole di quella cittadina e che i torinesi soffrono il caldo non lo dice nessuno.

A Bologna, la lieve componente sud occidentale dei venti, potrebbe far impennare i +36°C (5°c oltre la media) anche a +38°C.

A Genova si avrà caldo molto afoso, qui il fattore indice di calore direi che sarà da monitorare. Le massime potranno superare appena la soglia dei +30°C, ma con umidità in salita anche a 80% in pieno giorno.

A Firenze, città che patisce parecchio la calura estiva per la sua posizione climatica non di certo privilegiata, potrebbe avere massime di +37/38°C, ovvero di 4-5°C oltre la media. A Roma identica situazione, con il rischio di un maggiore, ma non troppo, tasso di umidità.

A Napoli, altra grande città italiana, il caldo sarà meno accentuato, in quanto non sono attese forti anomalie, quindi un +34°C di valore estremo, forse anche +35°C, ma con alto tasso di umidità sarebbero comunque una miscela termica assai fastidiosa.

L’ondata di caldo prevista non dovrebbe toccare particolari picchi. Vorrei rammentare che l’estate 2003, tanto calda specialmente per il Nord Italia non può replicarsi in una settimana di caldo.

Il caldo vero del centro sud ha origini ed entità ben differenti. Alcuni libri di metà ‘900 scrivono che i record italiani sono di Palermo e Messina con +49°C. Ma saranno misurazioni corrette?

Una micidiale ondata di calore interessò l’Italia in questi giorni del 1983, chi ha la mia età la ricorderà di sicuro.

Si ebbero +39°C a Bergamo Orio al Serio, +40°C a Bologna, solo 37°C a Milano Linate, ma ben +35°C a Genova Sestri. A Piacenza +39°C, a Torino Caselle oltre +36°C, ma in città quasi +40°C.

A Firenze si rilevarono +42°C, mentre a Roma +40°C. Quasi +41°c ad Ancona.

Il massimo di calura si ebbe in Sardegna, dove a memoria d’uomo mai fece così caldo. Il primo giorno di calura, nella costa orientale il termometro impennò in due ore di 20°C, passando da +27°C a +47°C. Le foglie delle piante si seccarono. Un forte Libeccio portò l’ondata di calore.
Il giorno dopo vi fu una mattanza di animali da allevamento e giardino, con temperature all’ombra di 45/47°C in varie tra le zone più calde della regione.

I dati ufficiali danno una punta massima di +44,2°C ad Algero Fertilia (stazione che quasi mai va a +40°C) e +43,6°C a Cagliari Elmas.
Si pensi che i mobili nelle abitazioni si spaccarono. La gente dormiva all’aperto. Di giorno furono chiusi i cantieri. Nel frattempo si scatenarono i peggiori incendi che l’Isola abbia mai avuto in epoca moderna e vi furono anche diverse vittime.

Insomma, il caldo italiano può essere ben differente del temuto calore in arrivo, anche se ritengo sia necessario che tutte le misure di assistenza e precauzione debbano essere adottate per evitare problemi alla salute, ed anche decessi come la scorsa estate.

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