Continua la “mitezza” fuori stagione lungo il corso dello Jenisei, in Siberia occidentale. Venerdì 19 novembre Turuhansk ha fatto registrare estremi termici 1,2°/1,8°C, con caduta di neve (7 mm di equivalente in pioggia) e manto al suolo cresciuto a oltre 70 cm. Mite e nevoso anche più a nord, dove si trovano Igarka e Dudinka. La prima ha avuto estremi termici -2,3°/1,5°C e una precipitazione pari a 4 mm (neve al suolo cm 53) , nella seconda la minima e la massima sono state -6,2°/-1,5°C e la precipitazione pari a 8 mm (neve al suolo cm 55). Si tratta di temperature di circa 15°C superiori alle medie del periodo. Netto il raffreddamento di Dudinka sabato 20 novembre, con estremi termici -18,0°/-15,7°C, mentre Turuhansk è rimasta piuttosto mite, con temperatura oscillante intorno a -2°C e ancora neve (equivalente in pioggia di 9 mm).
Aggiorniamo la situazione in Jacuzia, la vasta regione della Siberia orientale, vero “polo del freddo” nell’inverno boreale. Questi alcuni estremi termici di sabato 20 novembre: Ojmjakon -44,6°/-39,3°C, Zyrjanka -37,1°/-33,8°C, Verhojansk -37,7°/-30,8°C, Tompo -37,7°/-30,0°C, Jakutsk -16,6°/-10,0°C. Quest’ultima mostra temperature superiori alle medie del periodo, non a caso è l’unica fra le località citate ad aver avuto cieli nuvolosi con neve (equivalente in pioggia 4 mm) nella giornata di sabato.
Un attivo sistema frontale ha portato parecchia pioggia in Turchia lo scorso sabato, soprattutto su alcune località della costa sud, esposte alle correnti umide meridionali. Adana, nel sudest del paese, ha registrato 46 mm, 4 in più della media pluviometrica di n novembre. Molta pioggia anche a Finike (50 mm) e Anamur (45).
La regione di Samarcanda, storica città dell’Uzbekistan, nel sud del paese, vicino ai confini con Afganistan e Tagikistan, è stata investita da piogge intense. Nelle 48 ore antecedenti le 6 di domenica 21 è stato registrato un totale di 62 mm di pioggia, più del doppio della media pluviometrica di novembre, che è pari a 27 mm.
La prima “botta” autenticamente invernale ha colpito, come sappiamo, praticamente tutta l’Europa del nord e dell’est, con netto calo termico e nevicate. Venerdì un leggero manto di neve si è posato sulla Germania orientale, ma tra venerdì e sabato è stato tra Polonia e Bielorussia che la tempesta ha causato i suoi effetti più significativi, per poi trasferirsi verso l’est bielorusso e la Russia con il trascorrere delle ore del sabato. Sabato sera, uno strato di neve di 12 cm copriva Varsavia, mentre in Bielorussia c’erano 17 cm a Minsk e ben 40 a Pinsk. Molta neve anche a Mosca. Nel frattempo le temperature sono scese sotto lo zero, anche nei valori massimi, e il vento ha soffiato intenso, tra 20 e 40 miglia orarie. Freddo e neve anche sui Balcani. Al Monte Bjelasnica (m 2070), in Bosnia-Erzegovina, lo strato nevoso era alto 71 cm sabato sera, mentre le minime sono state -13,2°C sabato e -18°C domenica. Ben -11°C la minima di domenica a Sarajevo. Sabato in Bulgaria -20,7°C al Mussala (m 2927). Al freddo e alla neve nell’Europa orientale il Meteogiornale ha dedicato un articolo di approfondimento.
Lo stau da nordovest ha portato abbondanti nevicate sulle Alpi bavaresi e austriache nei giorni scorsi. Sabato sera la neve era alta 145 cm a Sonnblick (Alti Tauri, m 3105), 100 cm alla Zugspitze (Alpi Bavaresi, m 2962), 60 cm a Wendelstein (Alpi Bavaresi, m 1835). Minime di sabato e domenica sotto i -20°C tanto alla Zugspitze che a Sonnblick. La neve, caduta anche a Monaco, ma senza grossi accumuli, ha invece ben imbiancato la fascia prealpina, dove si trovano i laghi bavaresi (Tegernsee, Starnberger See, Walchensee) e Salisburgo.
Venti freddi settentrionali hanno continuato a portare molto freddo attraverso la Norvegia domenica. La città di Roros, nel settore centro-orientale del paese, circa 60 miglia sudest di Trondheim, ha visto la temperatura scendere a un gelido -20,1°C nella notte fra sabato e domenica, circa 11°C meno della temperatura media minima di novembre.
Altre minime molto basse nel paese: Kautokeino, nel cuore della Lapponia, -34°C, Kirkenes -20°C (media minime -7°C, record del mese -27°C), Alta -18°C (media -5°C, record -22°C), Oslo Gardemoen -12°C , Trondheim -10°C (media minime -1°C), Bergen -6°C (media minime 1°C).
Freddissima in Scozia la mattina del 21 novembre. Queste alcune minime: Aviemore -10°C, Altnaharra -9°C, Aberdeen -8°C (media 2°C, record -15°C), Edimburgo -7°C (media 2°C, record -10°C), Inverness -6°C, Glasgow -5°C, Lerwick (Shetland) -1°C (record -3°C, media 3°C) e Kirkwall (Orcadi) -1°C (record -2°C, media 3°C).
Tra giovedì pomeriggio e sabato mattina, ora locale, piogge torrenziali hanno investito le Azzorre. A Flores sono stati registrati 165 mm in 36 ore, durante le quali si è superata la media pluviometrica di novembre.
Mwanza, in Tanzania, sulle sponde meridionali del Lago Vittoria, è stata interessata da forti rovesci temporaleschi sabato e nella notte su domenica. Nelle 24 ore antecedenti le 6 di domenica sono stati registrati 78 mm, oltre due terzi di quanto normalmente piove in tutto il mese di novembre (114 mm).
Una nuova “tropical storm”, per ora denominata semplicemente con la sigla 04S, si è sviluppata nell’Oceano Indiano Meridionale. Domenica 21 novembre alle 12 GMT si trovava centrata a 8,0°S 79,4°E, a sudest dell’arcipelago Chagos, accompagnata da venti sostenuti fino a 45 nodi, in rinforzo. Per le 12 GMT del 22 novembre la previsione era per venti rinforzati fino a 65 nodi, con il centro spostato a 8,2°S 78,0°E, implicante la “promozione” a tifone di categoria 1. Per le 12 GMT del 23 novembre, previsti venti fino a 80 nodi e centro posizionato a 8,7°S 74,0°E. Per le 12 GMT del 24 infine, previsione di venti sempre fino a 80 nodi, con centro a 9,2°S 71,1°E.
Nelle prime ore di sabato 20 novembre, un altro sistema perturbato tropicale ha colpito Domenica, nei Caraibi orientali. All’aeroporto Melville Hall, presso Wesley, la pioggia è caduta abbondante, 86 mm in poche ore. Nelle 72 ore tra mercoledì mattina e sabato mattina, in tutto sono caduti 432 mm, più della metà dei quali (279 mm) accumulati nell’episodio perturbato di giovedì notte. Venerdì 19 forti rovesci temporaleschi anche ad Antigua, con 67 mm di accumulo.
Venerdì il “canterbury northwester” ha portato molto caldo su alcune località costiere della parte orientale dell’Isola del Sud, in Nuova Zelanda. Per esempio, il vento da nordovest discendente dalle pendici delle Alpi Neozelandesi ha scaldato Timaru fino a 28,4°C, mentre la media delle massime di novembre è di circa 18°C. Nello stesso giorno Dunedin è salita a 28,3°C. Il caldo si è fatto sentire anche sabato, con massime spesso oltre i 24°-25°C. Segnaliamo Timaru 24,6°C e Christchurch 26,3°C, mentre Dunedin si è fermata a “soli” 21,8°C, con il vento ruotato a SW.