Giorni fa, era la fine di agosto, ci eravamo occupati delle prime proiezioni concernenti la stagione autunnale. Nello specifico avevamo proposto l’evoluzione meteo climatica secondo gli esperti meteorologi americani.
Ricorderete che si era parlato della possibile prosecuzione del caldo anomalo e della siccità per tutto il mese di settembre. In quell’occasione esprimemmo però qualche perplessità dettata dall’analisi di alcuni pattern climatici ritenuti indispensabili nelle previsioni a così lunga gittata. Perplessità che puntualmente hanno trovato riscontro col passare dei giorni, allorquando nei modelli matematici abbiamo assistito a un netto cambio circolatorio con l’affermazione di grandi aree depressionarie atlantiche sull’Europa.
Ed è proprio questo elemento che sembra in grado di pilotare lo scenario meteo climatico delle prossime settimane. Uno degli indici tra i più importanti per le sorti dell’Europa e del nostro paese è sicuramente la NAO ed è probabile che nel futuro prossimo vada ad assumere segno negativo. Tale ipotesi determinerebbe una costante azione ciclonica sul Nord Atlantico o comunque a ridosso delle isole britanniche: per intenderci potremmo assistere al ritorno della depressione d’Islanda in grande stile e sappiamo che tale pattern incide notevolmente sulla distribuzione delle piogge nel Vecchio continente.
Un altro elemento da prendere in considerazione è l’ITCZ, ovvero la convergenza inter tropicale. Questo pattern è quello che ha governato le ripetute incursioni anticicloniche nordafricane nel trimestre estivo, con una linea di convergenza costantemente al di sopra della normale latitudine. Anche in questo caso possiamo darvi importanti aggiornamenti perché sembra, dalle proiezioni, che l’ITCZ sia tornato in territori di competenza e non è un caso se nei modelli matematici di previsione sono scomparse ondate di calore in grado di pilotare anomalie termiche rilevanti.
Poi dovremmo capire se il riscaldamento dell’Artico, solitamente in grado di smorzare il gradiente termico nord-sud, inciderà sull’evoluzione e in che modo. Anche qui attenderemo di avere nuovi dati disponibili perché qualora dovesse confermarsi il trend al riscaldamento le modifiche all’impianto circolatorio tipicamente autunnale potrebbero risultare sostanziali. In conclusione va detto che le proiezioni stagionali americane indicavano ottobre novembre come mesi molto piovosi, se anche settembre dovesse portarci piogge degno di tal nome allora a quel punto si potrebbe iniziare a ragionare seriamente su un autunno Old style.