Dopo un giugno all’insegna del fresco – e in molti casi dell’instabilità – luglio sembra voglia cambiar marcia. L’Alta Pressione, troppo spesso defilata a ovest, ha rotto gli indugi e sta trasferendo i massimi nel cuore del Mediterraneo. Ciò garantisce e garantirà giornate di bel tempo, con caldo e sole prevalente. Non sarà caldo eccezionale, giusto ribadirlo, ma la staticità atmosferica faciliterà un incremento dell’umidità al suolo e quindi dell’afa.
L’oggetto dell’articolo è però un altro. Se è vero che al momento non si può parlare di caldo eccezionale, nel corso della prossima settimana le cose potrebbero cambiare. In che verso? Verso un’ondata di calore africano. La mappa Multimodel (il modello Multimodel rammentiamo essere quel modello in grado di “mediare” le ultime emissioni dei più autorevoli centri di calcolo internazionali) proiettata al 10 luglio mostra una bolla d’aria rovente approssimarsi alle due Isole Maggiori.
Qui potrebbe esserci un’impennata termica importante, in successiva propagazione al Sud e in parte anche al Centro. Che temperature avremo? Al momento è difficile dirlo, anche perché tale scenario andrà confermato. Certo è che se quella bolla sahariana dovesse realmente spingersi su di noi non è utopistico supporre massime localmente vicine a 40°C. E il Nord? Beh, il caldo si farebbe sentire pure là, ma le ingerenze atlantiche potrebbero proseguire e dar luogo ad altri violenti temporali.