Anche oggi, le previsioni sul lungo termine non propongono l’arrivo di alcuna ondata di caldo, e tanto meno del tipico clima tiepido primaverile. Appare, perlomeno per i prossimi dieci giorni, sempre accentuata la presenza di una marcata anomalia climatica sul Vecchio Continente, con la persistenza di un vasto vortice di origine polare.
Nella prossima settimana, la vasta area di Bassa Pressione troverà nuova energia che darà genesi ad altre fasi di brutto tempo su gran parte dell’Europa e manterrà basse temperature.
Analisi della situazione generale.
In Europa è attiva un’anomalia marcata della circolazione atmosferica, con una situazione definita di blocco, dove un vasto vortice depressionario in quota invade gran parte del Continente. Il regime di alta pressione attivo in Scandinavia si attenuerà nel medio termine.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel medio termine si propone un peggioramento di modesta entità, con piogge sulle regioni tirreniche e precipitazioni in prospettiva sul Nord Italia. La temperatura persisterà sotto i valori medi del periodo.
L’elemento saliente a lungo termine.
Nella prossima settimana una vasta area di Bassa Pressione si attiverà in Sandinavia e richiamerà aria gelida su buona parte dell’Europa centro settentrionale e le Isole Britanniche.
In Italia l’aria fredda raggiungerà le Alpi e tutto il Paese avrà temperature ben al di sotto della media stagionale. Si avrà un peggioramento del tempo.
Da martedì 21 marzo 2006 al 24 marzo 2006
Persisterà la variabilità atmosferica con il transito di modeste perturbazioni che giungeranno dal Golfo di Guascogna. Piogge moderate si potranno manifestare sulla Toscana ed il nord del Lazio, con possibilità di temporali. Si avranno temporali anche in Sardegna. Al Nord Italia, alle basse temperature potrebbe seguire una fase ideale alle precipitazioni, con neve sulle basse quote. Al Sud Italia ed in Sicilia la temperatura sarà in aumento, ma difficilmente raggiungerà i valori tipici del periodo.
Evoluzione sino al 28 marzo 2006
Si prospetta una nuova discesa d’aria fredda fino all’Italia. La probabilità che ciò avvenga non è da sottovalutare e ci innescherebbe una fase temporalesca per molte regioni d’Italia, specie le tirreniche, con possibilità di grandine, mentre nevicherebbe sui rilievi alpini ed appenninici.
Evoluzione sino al 02 aprile 2006
Si avrà un modesto rialzo della temperatura, ma i valori potrebbero rimanere sempre sotto la media del periodo. Si potranno avere temporali e grandinate su molte regioni, specialmente se si attiverà un contrasto termico con aria più mite che scorrerà sul Nord Africa.
Appare possibile che per il sempre attivo flusso d’aria fredda d’origine artica, si sviluppino nubi foriere d’improvvisi rovesci con grandine.
Elementi d’incertezza:
Per i primi giorni di aprile, talune proiezioni modellistiche individuano la possibilità che si instauri in flusso di correnti atlantiche, con perturbazioni che marginalmente interesseranno l’Italia.
Una tal linea di tendenza sarebbe credibile solo a fronte di altri segnali di cambiamento, ciò darebbe il via a condizioni climatiche più consone per il periodo.
Fattori di normalità climatica
Il tempo sarà più rigido della media, e ciò presenterebbe una anomalia, inoltre vedremo mancare una linea di tendenza per la ripresa sostanziale delle precipitazioni.
In conclusione.
Esprimere il concetto “la primavera può attendere” viene spontaneo, l’avvio della stagione di mezzo, tra inverno ed estate appare realmente in ritardo sulla tabella di marcia e questo non è mai un segnale di normalità per il tempo a seguire.
ATTENZIONE
Rammentiamo il lettore che le previsioni a lungo termine sono da intendere come linea di tendenza climatica e non un bollettino di previsione del tempo.