Perché fa caldo
Sull’Italia è presente una cupola di Alta Pressione di origine africana che determina una compressione degli strati bassi dell’atmosfera. Nella stagione calda, ma anche in quelle intermedie, questi anticicloni generano ondate di caldo.
Considerazione
Siamo obiettivo preferito dell’anticiclone africano: anche nei primi giorni di febbraio si ebbe un periodo con un forte anticiclone di origine sub-tropicale. Si tratta di strutture di alta pressione che hanno delle forti analogie con quelli che hanno dominato il clima europeo nel periodo maggio-agosto 2003.
Anomalie rispetto alla media, per area geografica, su località campione:
Italia 2,5
Nord Ovest 3
Nord Est 2,5
Centrali tirreniche 4,3
Centrali adriatiche 1,9
Sud adriatiche e ioniche 0
Sud tirreniche 2
Appennino 6,3
Sicilia 1,2
Sardegna 2,4
I valori massimi registrati ieri evidenziano la presenza di una moderata anomalia che diventa forte su Liguria, Toscana e zone interne dell’Italia centrale.
Nord Italia: temperature massime di ieri in alcune località campione, valori espressi in °C. Fra parentesi a differenza sulla media della decade:
Milano 18 (3,8), Torino 17 (3,3), Genova 20 (5,3), Piacenza 16 (2,3), Novara 16 (3,4), Bergamo 17 (3,8), Brescia 16 (2,3), Bolzano 19 (3,9), Venezia 16 (3,6), Treviso 17 (3,3), Bologna 13 (-1,2), Udine 18 (4,5), Trieste 14 (1,9).
Le anomalie positive sono state consistenti, ma non eccezionali. Nel marzo 1997 su tutto il settore nord occidentale si ebbero valori superiori ai +25°C. Le maggiori anomalie si sono presentate nelle regioni nord occidentali, direi che è rilevante la massime di Genova, con +20°C, ma siamo distanti circa 4°C dal record.
Centro Italia e Sardegna: temperature massime di ieri in alcune località campione, valori espressi in °C. Fra parentesi a differenza sulla media della decade:
Firenze 21 (5,3), Ancona 12 (-1,6), Grosseto 19 (3,4), Pisa 19 (3,8), Perugia 20 (5,9), Pescara 12 (-2,5), Viterbo 17 (3,5), Roma 20 (3,8), Campobasso 13 (2,8), Alghero 19 (3,4), Olbia 19 (2,7), Cagliari 18 (1,2).
In Adriatico, ancora ieri, era presente della nuvolosità, così che le stazioni costiere hanno avuto valori persino inferiori alla norma. E’ stata ben differente la situazione nel lato tirrenico, con temperature decisamente superiori ai valori medi del periodo, in particolare in montagna.
Sud Italia e Sicilia: temperature massime di ieri in alcune località campione, valori espressi in °C. Fra parentesi a differenza sulla media della decade:
Bari 14 (-1), Brindisi 15 (0), Napoli 18 (2,3), Potenza 16 (6,2), Crotone 15 (0,2), R. Calabria 18 (1), Palermo 17 (0,8), Catania 19 (1,3), Trapani 18 (1,4).
Il Sud Italia e la Sicilia non hanno registrato valori insoliti, tranne che nei rilievi, dove era presente il sole. A Potenza si è andati a +16°C, ovvero a 6°C oltre la media.
Alcune curiosità di marzo.
Il mese di marzo è divenuto un periodo di forti estremizzazioni climatiche: negli ultimi anni abbiamo registrato valori eccessivamente bassi, oppure persino più elevati del successivo mese di aprile.
In questo periodo le regioni polari e continentali tendono rapidamente a scaldarsi, la circolazione generale ottiene maggiore energia e i contrasti termici tendono ad accentuarsi.
Negli anni passati, tra marzo e aprile, si sviluppavano intense aree di basse pressioni, denominate ciclogenesi mediterranee esplosive, da parecchio non se ne verifica una.
Nel marzo 2004 il clima dell’Italia è fortemente influenzato da due figure dominanti: una artica instabile e la seconda africana stabile.
Si tratta di due eccessi climatici che a livello globale influenzeranno poco la temperatura media del mese, che dai valori ad oggi fortemente negativi, si porterà gradualmente verso la media.
Se le previsioni a lungo termine saranno confermate, l’anomalia di marzo sarà contenuta, eppure potremo vantare almeno una settimana di tempo mite tipico di fine aprile, una decina di giorni con temperature assimilabili a gennaio. Nella terza decade di marzo dovrebbero tornare le precipitazioni con correnti atlantiche più fresche della norma.