Il primo peggioramento autunnale, perché di quello si tratta, ha ancora degli strascichi all’estremo Sud. Sta piovendo in qualche località della Sicilia, in Calabria e sul Salento. Però i temporali faticano a raggiungere la terra ferma e stazionano sullo Ionio. Sono destinati ad allontanarsi ulteriormente e recarsi sull’Egeo, liberando anche le zone che ancora vedono i cieli coperti da nubi torve e minacciose.
Non è stato un passaggio indolore, ma si sapeva. Sapevamo che la perturbazione era cattiva, antipatica. Sapevamo che avrebbe potuto causare disagi, nubifragi, allagamenti. Le previsioni sono state azzeccate, a cominciare dalla Sardegna orientale per finire colle regioni Meridionali. Prima, nella notte di giovedì, è piovuto in abbondanza sulla costa orientale sarda. Dopo è toccato al ragusano, in seguito al Reggino e al Crotonese. Però c’è stato anche qualche allagamento in Veneto, perché se è vero che il Nord non era interessato dalla perturbazione africana, è altrettanto vero che il contrasto tra la risalita d’aria umida e spifferi un po’ più freschi provenienti da est ha generato nubi e precipitazioni. Precipitazioni che, poco prima dell’ora di pranzo, hanno condotto Venezia a qualche pozzanghera di troppo.
Oramai non ci stupiamo più. Eppure dovremmo. Non è normale che ogni perturbazione che transita causi dei danni. Però è quel che accade da un po’ di tempo a questa parte. E’ successo spesso negli ultimi anni, è accaduto persino durante l’Estate. A Giugno, poi Luglio e Agosto. Ora Settembre. E’ già iniziato l’Autunno, è vero, però se facesse qualche bella giornata non è che ci dispiacerebbe. Soprattutto non dispiacerebbe ai vacanzieri dell’ultimo minuto, quei milioni d’Italiani che preferiscono Settembre sia perché c’è meno affollamento, sia perché se c’è il sole il clima è molto più gradevole.
Beh, qualche buona notizia ve lo possiamo dare. Il sole sta tornando a splendere ed anche se l’estremo Sud è ancora sotto la pioggia, la perturbazione africana se ne sta andando. Le schiarite giungeranno soprattutto in serata, perché al pomeriggio ci sarà ancora spazio per degli annuvolamenti nelle zone interne. L’atmosfera resterà instabile e le ore centrali porteranno alla formazione dei classici cumuli temporaleschi. Dopotutto una ferita così profonda non può non lasciare qualche strascico e quindi se temporali saranno non stupiamoci. Non saranno certo quei temporali di ieri, venuti dal mare e molto forti. No, stavolta saranno episodi instabili di breve durata e verso sera si saranno già esauriti. Giungeranno ad interessare qua e là le aree interne delle due Isole e l’Appennino Meridionale. Soprattutto quello calabro-lucano.
La cumulogenesi sarà poi visibile più a nord, sino alle Alpi. Però nel tratto centro settentrionale appenninico difficilmente riuscirà a produrre fenomeni di sostanza. Sulle Alpi idem, a parte sulle montagne dell’alto Veneto e del Friuli. Forse anche in quelle alto atesine e occasionalmente in quelle di ponente. Ma si tratterà di episodi abbastanza circoscritti in rapido esaurimento serale.
I venti, che ieri hanno spirato intensamente da Scirocco, si stanno attenuando e le temperature prenderanno qualche grado. La ricomparsa del sole guiderà il leggero rialzo termico e il clima, lo si è detto, risulterà gradevole.