L’analisi dell’immagine satellitare mette in luce ulteriori incertezze anticicloniche. La parte più fragile della struttura si trova proprio sulle nostre teste, mentre quella più forte resta sbilanciata – almeno per ora – a ovest (in Spagna). Verrebbe da chiedersi, quindi, se siamo prossimi a un peggioramento meteo. La risposta è no. Gli sbuffi d’aria umida che affluiscono sul Golfo del Leone (alimentati dall’ampia ruota ciclonica islandese) generano, a contatto con le acque del Mediterraneo, una diffusa nuvolosità ed anche qualche piccola cella temporalesca.
Nubi che hanno già raggiunto la Sardegna, ma va detto che gli alti valori di pressione ne riducono il potenziale riducendole a velature o stratificazioni più o meno insistenti. *Nubi che in giornata proveranno a transitare sul Tirreno e a portarsi sul Centro Italia, ma le difficoltà saranno tante. Da segnalare, al contrario, un ritorno dell’instabilità temporalesca sull’arco alpino quale assaggio delle nuove intense precipitazioni dei prossimi giorni.