Le condizioni di neutralità del modello El Niño/La Niña proseguiranno probabilmente fino all’estate e tutto lascia presagire che si arriverà a un episodio di La Niña di debole portata.
Secondo l’OMM, il recente raffreddamento delle acque profonde di quell’aria del Pacifico ha portato le temperature superficiali, fino ad ora leggermente al di sopra della media, a scendere a livelli attorno alla media di maggio.
Secondo per le ultime proiezioni stagionali è probabile che le temperature superficiali del Pacifico tropicale scendano ulteriormente e raggiungano livelli tali da innescare un episodio de La Nina debole per la seconda metà del 2020.
In particolare, se analizziamo le previsioni a lungo termine basandoci sulle probabilità, si stima che le condizioni neutrali dell’ENSO nel periodo da giugno ad agosto 2020 abbiano circa un 60% di probabilità, mentre abbiamo una probabilità del 30% di un episodio de La Niña.
Successivamente, per il periodo da settembre a novembre, la probabilità che si verifichi un episodio di La Niña sale al 40 %.
Circa i due terzi dei modelli prevedono che le temperature medie della oceanica continueranno a rimanere a livelli neutrali, mentre quei modelli che non prevedono una fase neutrale ENSO indicano generalmente un evento debole de La Niña per il periodo da giugno ad agosto.
L’incertezza previsionale per entrambe le stagioni è significativa perché siamo ancora all’interno di quella che viene definita “barriera di prevedibilità “, durante la quale le proiezioni stagionali sono meno accurate.
Pertanto, in questo momento la predicibilità del fenomeno non è ancora al top ma comunque un po’ tutti i modelli sembrano puntare in direzione di un episodio tra il debole e il moderato. In generale, esiste una probabilità relativamente elevata che le condizioni neutrali ENSO continuino e in alternativa potrebnbe svilupparsi appunto un episodio di La Niña con probabilità nettamente superiori rispetto a El Niño.