Davvero storico fu l’evento del 27 ottobre 1979, ove cadde una nevicata che è tutt’ora un evento storico, almeno per la serie di Moncalieri, presso Torino, ove, dal 1865 ai giorni nostri, rappresenta la nevicata più precoce della serie (ne caddero circa 10 cm).
La situazione meteorologia del 25 ottobre, vedeva la presenza di un robusto anticiclone posizionato sulla Scandinavia, che, con un’azione di blocco, determinava un afflusso potente di aria fredda sulla nostra Penisola.
Un “polo freddo” di -10°c ad 850 hPa si presentava sulla Polonia, pronto ad invadere il Mediterraneo Centrale, ma, da ovest, sulla Spagna, già si faceva vedere una depressione atlantica, intenzionata anch’essa a penetrare sul nostro Mare.
Il giorno è da ricordare per il terribile nubifragio a Catania, provocato dalle forti correnti orientali.
Ecco alcuni stralci di articoli d’epoca:
“Il paesaggio della città è sconsolante, molti quartieri sono ancora allagati, e centinaia le autovetture impantanate.
L’eccezionalità della pioggia la causa principale del disastro: sono caduti 180 mm in poche ore, evento che non si registrava da anni.
Tanta acqua non è stata assorbita dal terreno lavico.
Le masse di cenere vulcanica accumulata per l’eruzione di pochi mesi fa accumulate per le strade, e le sensibili differenze di dislivello del terreno, fanno comprendere perché le strade si siano ingorgate, trasformandosi in torrenti.
Due, purtroppo, sono state le vittime dell’alluvione.
Una violenta mareggiata ha invece colpito le zone tra Acicastello ed Acitrezza, con ondate di dieci – quindici metri di altezza”
Il 26 ottobre proseguiva l’afflusso di aria fredda e secca sull’Italia, con valori termici non molto bassi, appena di +2°C ad 850 hPa sul NE italiano, e di +5°C sull’Italia Peninsulare, ma il freddo era molto sentito soprattutto nei bassi strati, per la provenienza da ESE delle correnti al suolo.
Dal Golfo di Biscaglia, nel frattempo, entrava la depressione atlantica.
I giorni 27 e 28, infine, mentre sull’Italia permanevano isoterme attorno ai +5-6°C ad 850 hPa, una depressione si insinuava sulle Baleari, rimanendo stabile in loco, e provocando un afflusso di scirocco sull’Italia che, sul Piemonte, diventava vento da est, con effetto stau.
Tale situazione barica, unita all’intensità delle precipitazioni, ed al cuscinetto di aria fredda e secca precedentemente affluita, faceva sì che la neve raggiungesse i livelli più bassi, sul Piemonte, malgrado la presenza di isoterme in quota non facessero certo prevedere un tale episodio.
Fine prima parte.