Per neve chimica si intende un fenomeno particolare, legato alla presenza di particelle inquinanti nell’atmosfera, che, nella stagione invernale, fungono da nuclei di condensazione, provocando la caduta di vere e proprie nevicate.
La neve chimica cade piuttosto di frequente in Pianura Padana nel corso dell’inverno, e va distinta dalla Galaverna, la quale è data dalla condensazione diretta e immediata di cristalli di ghiaccio su oggetti più freddi, formando delle concrezioni cristalline in allungamento sulle superfici che agiscono come nuclei di aggregazione delle goccioline presenti in seno ai banchi di nebbia.
La neve chimica ha invece le caratteristiche di neve vera e propria, e si forma in condizioni in cui una normale nevicata non avverrebbe, ovvero in presenza di nebbia e di cielo sereno, con condizioni anticicloniche invernali.
La prima notizia ufficiale della comparsa di tale fenomeno fu una nevicata con cielo sereno e nebbione verificatasi nel periodo natalizio del 1984, a Segrate (Milano).
Gli abitanti del luogo diedero la colpa proprio alla presenza di un “polo chimico” nella zona, cioè un’ampia zona di industrie chimiche i cui “vapori” emessi provocavano, a loro dire, questo fenomeno.
Da qui il nome di “neve chimica”.
Segnalazioni di neve chimica abbondante in Pianura Padana, soprattutto nel Parmense, si verificarono successivamente negli inverni 1989 e 1990, caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici e da inversioni termiche, con nebbie fitte e persistenti e temperature sotto lo zero.
Con l’aumento di inquinanti nel corso degli ultimi anni c’è stato inoltre un corrispondente aumento di segnalazioni di nevicate chimiche, che stanno diventando sempre più allarmanti.
Vedremo se, anche quest’anno, si potranno verificare le condizioni favorevoli allo sviluppo di tale fenomeno, quando si presenteranno anticicloni duraturi accompagnati da basse temperature ed inversioni termiche.
Le nevicate “chimiche” non accadono solamente in Pianura Padana: un paio d’anni fa un fenomeno di questo genere comparve in Germania, nelle zone industriali, e nei Paesi Bassi, e la caduta di neve fu imponente, raggiungendo uno spessore di quasi 20 cm.