La miccia è pronta, adesso basta un nonnulla per scatenare il gelo in tutta l’Europa.
Scintilla che scocca giorno 1 Febbraio 1956 quando l’approfondimento di un minimo barico staccatosi dal flusso atlantico il giorno 31gennaio, posizionato sullo Ionio, subisce un moto retrogrado e si approfondisce a 995hPa abbracciando tutto il meridione: è la genesi dell’evento nevoso più marcato e pesante dai tempi dell’inverno ’29 per tutta la Penisola.
Infatti potenti correnti nordorientali si attivano dalla porta di Bora, il minimo mediterraneo letteralmente risucchia aria gelida su tutto il comparto Alpino Tirolese e Padano, un cuore gelido di -20°C a 850hPa abbraccia ora la Germania, la Polonia e l’Austria. Per il freddo e la neve in Italia, che già interessa tutto il centronord è questione di ore.
1 febbraio: la depressione abbraccia l’Italia.
Il giorno 2 Febbraio il minimo continua il suo moto retrogrado, andando verso la Corsica, tutta la Pianura Padana è sotto l’isoterma -15°C a 850hPa, la -20°C abbraccia le intere Alpi, bufere di neve interessano tutto il nord con particolare violenza in Toscana e Emilia; il sud, riceve invece il ritorno un po’ più mite ma pur sempre gelido di correnti meridionali, dovute alla posizione del minimo. Da notare il freddo non soltanto al suolo ma anche in quota, con una isoterma -30°C a 500hPa che passa per la Sicilia, e una -35°C su Roma responsabile di una nevicata divenuta storica.
La situazione a 850 hPa il giorno 1 febbraio, con il minimo depressionario centrato sul Tirreno.
In situazioni non eccezionali, il moto retrogrado del minimo mediterraneo, avrebbe trovato sfogo verso ovest, limitando i suoi effetti sull’Italia, ma il contemporaneo ergersi dell’Alta delle Azzorre prima sulla Svezia, e il giorno 3 Febbraio fin sul circolo polare artico provocò un nuovo approfondimento della depressione mediterranea, alimentata da nuova aria artico-continentale, e un nuovo spostamento verso lo Ionio. La nevicata del secolo avrebbe fatto sentire di lì a breve la sua mano pesante anche sul centro-sud italiano.
Il giorno 4 Febbraio, infatti, il minimo lasciava le nostre regioni meridionali, facendo entrare una isoterma -15°C a 850hPa su Trieste e una -5°C che approcciava la Calabria, con una -30°C in quota che oramai arrivava fin sull’Algeria: tutte le precipitazioni in atto su buona parte dell’Italia erano oramai nevose, ma il peggio doveva ancora arrivare.
4 febbraio: arriva nuova aria fredda da est. L’isoterma -16°C a 850 hPa abbraccia il nord est italiano.
Continua…
Pubblicato da Fiorentino Marco Lubelli
La miccia è pronta, adesso basta un nonnulla per scatenare il gelo in tutta l’Europa.Scintilla che scocca giorno 1 Febbraio 1956 quando l’approfondimento di un minimo barico staccatosi dal flusso atlantico il giorno 31gennaio, posizionato sullo Ionio, subisce un moto retrogrado e si approfondisce a 995hPa abbracciando tutto il meridione: è la genesi dell’evento nevoso più marcato e pesante dai tempi dell’inverno ’29 per tutta la Penisola.Infatti potenti correnti nordorientali si attivano dalla porta di Bora, il minimo mediterraneo letteralmente risucchia aria gelida su tutto il comparto Alpino Tirolese e Padano, un cuore gelido di -20°C a 850hPa abbraccia ora la Germania, la Polonia e l’Austria. Per il freddo e la neve in Italia, che già interessa tutto il centronord è questione di ore. 1 febbraio: la depressione abbraccia l’Italia. Il giorno 2 Febbraio il minimo continua il suo moto retrogrado, andando verso la Corsica, tutta la Pianura Padana è sotto l’isoterma -15°C a 850hPa, la -20°C abbraccia le intere Alpi, bufere di neve interessano tutto il nord con particolare violenza in Toscana e Emilia; il sud, riceve invece il ritorno un po’ più mite ma pur sempre gelido di correnti meridionali, dovute alla posizione del minimo. Da notare il freddo non soltanto al suolo ma anche in quota, con una isoterma -30°C a 500hPa che passa per la Sicilia, e una -35°C su Roma responsabile di una nevicata divenuta storica. La situazione a 850 hPa il giorno 1 febbraio, con il minimo depressionario centrato sul Tirreno. In situazioni non eccezionali, il moto retrogrado del minimo mediterraneo, avrebbe trovato sfogo verso ovest, limitando i suoi effetti sull’Italia, ma il contemporaneo ergersi dell’Alta delle Azzorre prima sulla Svezia, e il giorno 3 Febbraio fin sul circolo polare artico provocò un nuovo approfondimento della depressione mediterranea, alimentata da nuova aria artico-continentale, e un nuovo spostamento verso lo Ionio. La nevicata del secolo avrebbe fatto sentire di lì a breve la sua mano pesante anche sul centro-sud italiano. Il giorno 4 Febbraio, infatti, il minimo lasciava le nostre regioni meridionali, facendo entrare una isoterma -15°C a 850hPa su Trieste e una -5°C che approcciava la Calabria, con una -30°C in quota che oramai arrivava fin sull’Algeria: tutte le precipitazioni in atto su buona parte dell’Italia erano oramai nevose, ma il peggio doveva ancora arrivare. 4 febbraio: arriva nuova aria fredda da est. L’isoterma -16°C a 850 hPa abbraccia il nord est italiano. Continua… Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Fiorentino Marco Lubelli Inizio Pagina