E chi non si ricorda del terribile Gennaio 1985, l’annata delle grandi nevicate e del grande gelo (temperature minime sotto i -20°C su molte località del Nord e del Centro Italia)?
Eppure, fu proprio in quel mese che si verificò nella terza decade di Gennaio, un’ondata di caldo record di cui pochi hanno conservato memoria.
Il merito è da attribuire ad un intenso afflusso d’aria calda di origine africana, legato ad una saccatura in discesa dall’Inghilterra verso la Penisola Iberica, e conseguente scorrimento caldo dal Nord Africa alla nostra Penisola.
Le isoterme risalirono su valori primaverili, accompagnate da un forte vento da sud ovest in quota.
L’isoterma di +12°C ad 850 hPa si portò sulle Isole Maggiori, una +10° abbracciò il Centro Italia, mentre anche sul Nord si portò una calda isoterma di +5°C.
Proprio il Nord Italia, a causa del cuscino freddo padano, alimentato dalla grande quantità di neve caduta nei giorni precedenti, rimase ai margini dell’afflusso di aria calda, come dimostrano le massime rimaste ad appena +1°C a Milano e Bolzano (con pioggia).
Ma sul Centro Sud si innalzarono fino a valori record, con +23°C a Pescara (alimentata anche dal foehn da sud ovest), +22°C a Palermo, +19°C a Firenze, +18°C ad Ancona e Napoli.
Davvero un notevole contrasto con le temperature di appena 11 giorni prima, quando si registravano minime di -7°C a Pescara, -10°C ad Ancona, -23°C a Firenze, -5°C a Napoli.
Curiosa la coincidenza di questo caldo straordinario con una robusta scossa di terremoto in Garfagnana, provincia toscana, che, per il tipo di terremoto sviluppatosi senza scosse di assestamento, provocò un allarme della Protezione Civile che fece sgomberare tutta la zona, nel timore del ripetersi di un terremoto disastroso.
Quella volta, il tempo era davvero “da terremoto”, con un caldo afoso innaturale!
Anche il giorno successivo fece caldo, con +21°C a Palermo, +22°C a Catania e Pescara, +19°C ad Ancona, mentre Milano risaliva, per la prima volta, a +9°C.
Tra il 25 ed il 26 Gennaio, infine, il passaggio del fronte freddo di origine atlantica portò ad una generale diminuzione delle temperature, ma tale ondata di caldo fu comunque una delle maggiori mai sperimentate dalla nostra Penisola nella terza decade del mese, in netto contrasto con il grande freddo dei giorni precedenti.