La grande nevicata di questi due giorni, sull’Appennino centro settentrionale, non rappresenta una novità per il mese di Marzo, tuttavia, non capita tutti gli anni di vedere questi valori di neve fresca colpire la dorsale appenninica dalla Liguria fino al settore Umbro – Marchigiano.
I precedenti li possiamo trovare anche in anni recenti, come le grandi nevicate sull’Appennino Tosco Emiliano tra la fine di Febbraio ed i primi giorni di Marzo dell’anno 2004, nonché la nevicata dei primi giorni di Marzo del 2005, dopo una delle più forti ondate di freddo marzoline dei tempi recenti.
Più lontano nel tempo, si ricordano le grandi nevicate che seppellirono l’Appennino nei primi giorni di Marzo del 1984, quando al Passo dell’Abetone, in provincia di Pistoia, si registrarono oltre tre metri di neve.
Passando ai dati registrati di questa “ondata di neve” appenninica, possiamo esaminare le rilevazioni effettuate dal servizio Meteomont del Corpo Forestale dello Stato.
In Liguria vengono rilevati 114 cm di neve ad Alberola, a 967 metri di altezza, mentre in Toscana l’Abetone misura ben 65 cm di neve fresca, caduta con temperatura variabile tra -11° e -8°C, con un’altezza totale di 165 cm a 1344 metri di quota.
Ma è sull’Appennino Emiliano che si verificano i quantitativi maggiori. Ben 125 cm di neve fresca sono misurati nella località Sprella (Villa Minozzo, Reggio Emilia, nelle cui vicinanze è nato il neo Campione Olimpico di Slalom Speciale), con un accumulo totale di 203 cm.
102 cm di neve fresca sono caduti al Lago della Ninfa, nel comune di Sestola, in Appennino Modenese (1550 metri di quota), con altezza complessiva di 215 cm, ed 80 cm freschi al Rifugio Cavone (BO), con 205 cm di altezza del manto nevoso.
Ma anche nelle Marche si misurano 40 cm di neve a 980 metri di altezza a Montemonaco (AP), e 35 cm ad Acquasanta Terme (sempre AP, 960 metri).
Nevicate simili si sono verificate sull’Appennino Laziale (30 cm a Campo dell’Osso, 1550 metri, Subiaco, Roma), ed in quello Abruzzese (44 cm freschi a Rivisondoli, Aquila, e 40 cm a Prato Selva, TE).
Mentre l’Appennino Meridionale ha visto temperature più elevate, con pioggia prevalente, ad eccezione del Casertano, dove 25 cm di neve sono caduti a Piedimonte Matese (1350 metri di altezza).
Insomma, una nevicata di grosse proporzioni che ha colpito in modo particolare l’Appennino Ligure e Tosco Emiliano, ed in parte anche quello Centrale, con valori che localmente sono stati ben superiori al metro di neve fresca in 24 ore.