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La goccia fredda lambisce il Sud determinando instabilità atmosferica

di Mauro Meloni
06 Mag 2008 - 19:31
in Senza categoria
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La fotografia satellitare mostra la nuvolosità consistente giunta verso le regioni meridionali, apportata da un nucleo freddo in quota, in scivolamento tra Puglia ed Albania. Maggiori schiarite sulle regioni centro-settentrionali del Paese, ma con evidente attività cumuliforme su Alpi ed Appennini. Copyright 2008 Eumetsat.
Un flusso di correnti fresche nord-orientali affluisce lungo gran parte della nostra Penisola, che si trova lungo il bordo meridionale della vasta struttura di Alta Pressione di tipo continentale, quest’ultima centrata sulle nazioni nord-europee.

Lungo tale direttrice del flusso proveniente dall’Europa Nord-orientale s’è inserita una goccia fredda, cioè una tipica area depressionaria prevalentemente strutturata alle quote medio-alte dell’atmosfera.

Ci troviamo dinanzi ad una tipica situazione che innesca instabilità atmosferica, da forte contrasto termico fra l’aria relativamente fredda presente in quota e quella decisamente più tiepida sottostante, nonostante i valori della pressione al suolo risultino medio-alti.

Nella giornata di ieri il “poletto freddo ciclonico” era posizionato nei pressi delle coste dell’alto versante adriatico. Nelle ultime ore ha proseguito la sua corsa verso sud/est lambendo le coste pugliesi, senza dunque approfondirsi ulteriormente sui bacini italiani.

L’Alta Pressione riesce a reggere parzialmente, soprattutto sui bacini più occidentali italiani; le zone più ad ovest del Mediterraneo e la Penisola Iberica sono interessati da un promontorio anticiclonico di tipo sub-tropicale, che ha impedito l’ulteriore travaso del nucleo ciclonico verso ovest.

Il cuneo anticiclonico presente sull’Iberia è a sua volta richiamato da un’area di Bassa Pressione, presente in pieno Oceano, in approfondimento fin sulle soglie dell’Atlantico Portoghese. Sulla Spagna sopraggiungono in tal modo correnti tiepide d’estrazione nord-africana nei medi-bassi strati, con picchi termici superiori ai 30 gradi.

Tornando all’Italia, le immagini dal Satellite ben evidenziano l’affollamento di nubi piuttosto deciso fino ai bacini posti più a sud/ovest, ovvero quelli circostanti le Isole Maggiori, ove è giunto il ramo frontale freddo direttamente legato alla struttura barotropica.

Tale linea frontale, inserita in un contesto anticiclonico anche in quota, non porta fenomeni di rilievo. La parte più attiva è quella transitata fra Puglia e Calabria, con fenomeni fin dalle ore mattutine non solo sulle aree interne, ma anche lungo le coste.

Le ore più calde esaltano le potenzialità instabili della troposfera, innescando maggiori moti convettivi, con lo sviluppo di intensa nuvolosità cumuliforme un po’ su tutte le aree interne e montuose, compresa la cerchia alpina.

La fenomenologia risulta più marcata e diffusa sulle estreme regioni meridionali, anche se non vi è segnalata attività elettrica di rilievo. Da rilevare inoltre qualche sporadico rovescio anche lungo le aree più interne delle Isole Maggiori, seppure piuttosto isolato.

In conclusione, un cenno alle variazioni termiche, con un notevole raffreddamento sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, rispetto alla giornata di ieri. I valori più elevati anche quest’oggi in Sardegna e Toscana, con qualche punta superiore ai 25 gradi. Netta ripresa delle temperature sul Medio Adriatico ed al Nord: sulla pianura lombarda le temperature hanno raggiunto circa 24-25 gradi.

L’Anticiclone andrà nuovamente ad intensificare il suo apporto sulle nostre regioni fin da domani, sebbene rimarrà ancora una sostanziale situazione di parziale instabilità atmosferica a carattere diurno, per l’insistenza d’infiltrazioni d’aria fresca settentrionale in quota.

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