Dopo una brumosa e fredda prima parte di mattinata, ora su tutta la Lombardia splende un sole radioso, con visibilità eccezionale e cieli limpidissimi. Il merito va naturalmente attribuito al foehn, che si sta propagando alle pianure sotto forma di intense raffiche. Si tratta di un’importante svolta meteorologica, dopo la lunga fase relativamente fredda ed in gran parte brumosa che si era avuta con la stagnazione dell’aria relativamente fredda nei bassi strati.
Mancava da svariati giorni un energico ricambio d’aria e così, dalle nevicate da cuscinetto freddo si era passati alle deboli piogge insistenti: tutto ciò è avvenuto in un’atmosfera sempre immobile, con l’aria fredda ed umida intrappolata nel catino padano e conseguenti forti inversioni termiche che avevano innescato, negli ultimi giorni, delle situazioni di omotermia tra i valori di temperatura misurati in pianura e quelli in montagna, a quote di ben 1500-2000 metri d’altezza.
Qual è l’effetto immediato dell’irruzione di foehn attualmente in atto? Non solo le nubi dissolte e la visibilità di colpo ottimale, ma anche brusche variazioni di temperatura ed umidità. Il vento di Foehn, una volta superata la catena alpina, per effetto della compressione adiabatica giunge a valle ed in pianura con temperatura più elevate rispetto alle condizioni di partenza presenti sui versanti esteri prima della risalita lungo il crinale.
Non devono dunque sorprendere le impennate termiche, che hanno portato valori localmente prossimi ai 15 gradi. Il tepore diurno non ha certo risparmiato nemmeno Milano, dove le temperature hanno raggiunto punte di 13-14 gradi, in un’atmosfera finalmente ripulita dal vento e quindi limpidissima, non certo così usuale sul capoluogo lombardo.