Una potente tempesta di “nor’easter” che ha tratto energia da Wilma, l’uragano che in precedenza aveva causato gravi danni tra Yucatan, Cuba e Florida, ha tenuto in scacco il nord est degli “States” tra il 24 e il 26 ottobre scorsi.
Quando gli uragani dal Golfo del Messico risalgono l’Oceano Atlantico al largo delle coste orientali degli USA, se vengono a contatto con fronti freddi di origine sub-polare, li rinforzano, originando queste forti tempeste extra-tropicali chiamate “nor’easter”, vale a dire “nord-orientali”. La tempesta di “nor’easter” derivata da Wilma è stata particolarmente intensa, causando l’interruzione di diverse attività e diffusi blackout elettrici tra Vermont, West Virginia e Maryland.
Forti tempeste di neve hanno interessato Vermont, Maine, Maryland, l’interno dello stato di New York compresa la capitale Albany, mentre la pioggia, accompagnata dal vento, è caduta copiosa lungo la costa. Nel Vermont 40 cm di neve sono caduti a Barton, 35 a East Brownington e Underhill; nel Maine 30 cm sono caduti nella contea di Aroostook, altrettanti nell’estremo ovest del Maryland, 15 cm sono caduti in parte della West Virgina; sul Mount Washington sono caduti 1 metro e 30 cm di neve durante un violento “blizzard” (tempesta di neve e vento) con raffiche di vento fino a 160 km/h.
Il forte vento ha tenuto in scacco le coste degli stati del medio Atlantico e del New England. In Massachusetts a Cape Code si sono registrate raffiche oltre i 110 km/h, decine di voli sono stati cancellati all’aeroporto di Boston, l’attività della pesca, molto importante nell’economia delle zone costiere del nord est statutinense, battute durante l’evento da onde alte fino a 6 metri, è rimasta bloccata.
Questo mese di ottobre risulta tra i più piovosi e perturbati degli ultimi decenni nel nord est degli “States”. A Boston fino al 29 ottobre erano caduti ben 240 mm di pioggia, contro un record risalente al 1996 di 270 mm. Le zone colpite da questa forte tempesta sono all’incirca le stesse che a metà mese avevano subito gli effetti di un’altra forte depressione atlantica, che era stata causa di alluvioni soprattutto tra New Hampshire, New Jersey e Connecticut e di cui il MeteoGiornale ha riferito in questo articolo: https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12119.