L’analisi comparata sui principali modelli previsionali indica una durata – giorno più, giorno meno – di 6-7 giorni. Ovviamente si sta dando per scontato che la fiammata ci sia, ma visto l’imminente cambio di pattern e la costante riproposizione modellistica, possiamo asserire che non v’è alcun dubbio. Resta da stabilire, al più, l’entità del caldo e appunto la sua persistenza.
Ciò detto, usufruendo della media modellistica fornita dal MultiModel-MTG (nella sua versione light), ci siamo spinti al prossimo 29 luglio. Una data scelta non a caso, perché gli ultimi giorni del mese potrebbero essere i più caldi dell’estate (almeno sinora). La bolla sahariana si aggrapperà alla Sardegna, ma il suo alito caldo soffierà ben più a nord valicando presumibilmente l’arco alpino.
Un occhio di riguardo andrà prestato alla circolazione atlantica, perché dopo aver innescato la fiammata africana, potrebbe determinarne lo spegnimento a cavallo tra fine luglio e i primi giorni d’agosto. Prende sempre più piede l’ipotesi di un corposo guasto del tempo proprio in quei giorni, a causa dei crescenti impulsi perturbati sospinti verso sud dalla possente Bassa Pressione indicata in figura.