Gradualmente cede la barriera anticiclonica sulla media Europa, sotto la spinta di un intensa area depressionaria che con perno sull’Irlanda cerca di entrare nel continente.
Attualmente la sua influenza è marcata sul Regno Unito dove il tempo è perturbato, i venti sono sostenuti ed il quadro termico sotto la media.
Non vengono risparmiati nemmeno il Benelux, la Francia e la Germania occidentale dove è presente una certa copertura nuvolosa, ma con fenomeni meno intensi o sporadici, grazie alla parziale protezione offerta nel comparto centrale europeo da una lingua anticiclonica che fa capo a due sistemi altopressori maggiori che hanno le loro radici, il primo sul settore settentrionale europeo ed è di origine artica, regalando giornate discrete e fresche sulla penisola scandinava, l’altro a sud sull’area mediterranea, dove da qualche giorno è in atto un risveglio primaverile.
La congiunzione a ponte delle due figure ha generato un blocco all’avanzata delle depressioni oceaniche che per giorni hanno stazionato sull’Atlantico, generando un richiamo di correnti meridionali sull’Europa occidentale e favorendo più ad est appunto la rimonta altopressoria che ha interessato il mare nostrum spingendola fino alla congiunzione con altra, esistente e determinante per l’andamento della corrente a getto in movimento ondulatorio a causa della presenza di tale figura, di origine artica, che comunque tenderà a perdere di importanza nei prossimi giorni, favorendo l’avanzata delle depressioni oceaniche verso il continente centro settentrionale.
Questo garantirà tempo stabile sulla nostra penisola, che grazie al contributo africano della figura attualmente in essere, risentirà di un buon aumento termico specie nelle aree tirreniche, mentre riporterà il normale andamento climatico su quelle centro settentrionali, in seno ad un ritorno zonale della corrente a getto.
Da segnalare la presenza di altra depressione su Europa dell’est e Mar Nero, legata ad una goccia fredda che staziona sulla zona generando nubi e precipitazioni in un contesto termico sottotono.
Tale sistema insisterà ancora su tali aree, spostandosi lentamente verso levante, lasciando il posto gradualmente alla figura anticiclonica mediterranea.
L’attuale situazione spaccatamente meridiana, con due depressioni ad ovest ed est del continente ed un corridoio anticiclonico al centro dello stesso, sarà quindi sostituita da una certa zonalità, che vedrà l’avanzata di correnti oceaniche in seno a sistemi organizzati sull’Europa centro settentrionale e la stabilizzazione di un campo anticiclonico su quella meridionale, seppure non per un periodo assai lungo, in quanto sembra probabile il riformarsi di aree anticicloniche sul settore settentrionale europeo e il ritorno a nuove ondulazioni del getto, con scambi meridiani di nuovo favoriti dalla congiuntura.
Sembra oramai lontano il ricordo di periodi stabilmente governati dall’alta delle Azzorre e dalla presenza di zonalità prevalente; la prevalenza ora sembra essere quella degli scambi meridiani, con brevi pause zonali che comunque non enficiano il trend consolidato di vistose ondulazioni sul continente.