E’ una teoria che ribalta totalmente l’unica ipotesi sinora accreditata, ovvero che lo scioglimento dei ghiacci artici possa condurre a una contrazione della Corrente del Golfo. In seguito al riscaldamento globale e al costante aumento delle temperature, il ciclo idrologico comprendente precipitazioni ed evaporazione è destinato a rafforzarsi. Ciò significa maggiori precipitazioni e una maggiore quantità d’acqua fredda – anche in seguito alla fusione dei ghiacci – destinata ad affluire sul nord Atlantico.
Il Dott. Erwin Lambert ha effettuato degli studi orientati a comprendere se la circolazione oceanica è influenzata dal maggiore apporto di acque dolci. Lambert e colleghi mostrano l’aumento di queste acque nei mari del nord potrebbero rafforzare la Corrente del Golfo nella regione artica. Sfruttando le conoscenze sul modello di Henry Stommel, secondo Lambert si è in grado di conoscere le limitazioni e tutte le variabili del caso.
In un mondo più caldo ci saranno più pioggia e neve nelle regioni del Nord, maggiori quantità d’acqua proveniente dalla fusione di ghiacciai e dei ghiacci marini si riverserà nell’oceano e tutto ciò renderà i mari del nord meno salati. L’acqua salata atlantica che scorre da sud si mescola con masse d’acqua più fredde rispetto al passato, dando luogo a una miscela meno densa. Di conseguenza, l’acqua che arriverà sui mari del nord non affonderà in modo efficiente come ha fatto in passato. Secondo il modello di Stommel, questo condurrebbe all’indebolimento della Corrente del Golfo.
Secondo il modello sviluppato da Lambert e colleghi, invece, quanto descritto potrebbe portare al processo opposto. Tra l’altro non vengono presi in considerazione, nel modello originale, elementi importanti come il vento la cui influenza sulla Corrente del Golfo sarebbe innegabile. Il nuovo modello è ancora in fase sperimentale, con esso anche l’ipotesi, ma se confermato potremmo assistere a un ribaltamento della teoria acquisita.