Un evento imprevisto, non evidenziato da alcun modello meteorologico forse perché ritenuto assai poco probabile nel suo verificarsi, ha interessato la città di Genova e le zone appenniniche nella provincia del capoluogo. La causa della nevicata è da ricercarsi nell’arrivo di aria umida alle quote superiori, associata ad una discesa di aria fredda da est nei bassi strati, provocata dalla presenza di un alta pressione parzialmente termicizzata presente sull’Europa dell’est. Uno spessore di poco più di mille metri di aria piuttosto fredda di origine continentale, su cui scorrono sopra correnti molto umide e più tiepide di scirocco ed il gioco è fatto!
I segnali che qualcosa non stava andando come previsto erano evidenti già dalla prima mattinata, quando le nubi, dopo il cielo sereno della notte sono andate aumentando rapidamente, cominciando ben presto a dare luogo a brevi spruzzate di neve qua e là sui quartieri di Genova. Inizialmente l’aria molto secca favoriva la caduta di deboli sfiochettate anche con temperature discretamente positive, sino a +4 +5°C. Tuttavia, se da un lato l’aria secca conservava la neve anche con temperature parecchio sopra lo zero, dall’altro impediva la caduta di precipitazioni consistenti, che finivano con l’essere presenti soprattutto in quota. La neve infatti andava in contro ad un processo di sublimazione durante la sua caduta, limitando la caduta dei fiocchi sulla città, relegandoli alle aree collinari e montuose circostanti, e alle zone più interne. Brevi rovesci nevosi, intervallati a lunghe pause asciutte hanno caratterizzato tutta la mattinata, sotto uno sferzante vento di tramontana, e con la temperatura in città prossima ai 3/4°C a seconda delle zone.
Durante il pomeriggio il flusso di correnti da SE sopra cuscinetto freddo si intensifica e le nubi divengono più consistenti, ma soprattutto in grado di portare precipitazioni più diffuse soprattutto in quota. L’aumento graduale dell’umidità nell’aria però, favorisce la caduta di brevi nevicate, via via sempre più consistenti anche in città bagnando appena la strada. La situazione è però destinata a peggiorare ulteriormente nelle ore successive.
La persistenza del flusso di correnti meridionali in quota, associate ad un parziale calo termico nei bassi strati, accentua i contrasti termici tra le due diverse masse d’aria facendo formare nubi sempre più dense dalla seconda parte del pomeriggio. Dopo che tra le 15 e le 16 un’ultima “nevicatina” questa volta più estesa ed intensa rispetto alle precedenti, ha interessato anche il centro città. Una relativa breve pausa si è verificata tra le 16 e le 18 con locali schiarite, prima che un nuovo netto peggioramento cominciasse a subentrare nelle ore successive.
All’ora di cena riprende nuovamente a fioccare, ma questa volta con fiocchi molto più umidi, a causa dell’aumento consistente dell’umidità nell’aria. Se da un lato questo favorisce l’insorgenza di precipitazioni più intense dall’altro impedisce che la precipitazione nevosa sia di buona qualità sino a che la temperatura non si avvicina di molto alla fatidica soglia dei 0°C. Verso le 21.00 in centro città la neve è stata sostituita dalla pioggia, una pioggia battente con temperatura appena di un grado sopra lo zero in ulteriore calo e forte vento da nord. Ma basta spostarsi di 2 o 3 Km verso l’interno, all’ingresso delle due grandi vallate che stanno dietro la città (val Bisagno, val Polcevera ) per trovare una fitta nevicata con vento forte che fa assumere alla precipitazione caratteristiche di bufera.
La situazione nel giro di pochi minuti precipita anche in città, la temperatura scende a 0 gradi e la pioggia viene in un attimo sostituita in modo completo dalla neve. Neve secca che turbina e cade violentissima, grazie alla temperatura attorno lo zero attecchisce rapidamente ovunque, sulle macchine ma anche sulle strade. Se nei quartieri immediatamente vicini al mare ed al centro, gli accumuli si riveleranno decisamente irrisori, non altrettanto si può dire per il resto della città interessata dalla nevicata che alla fine registrerà alcuni cm di accumulo.
La situazione si fa difficile in tutta la val Bisagno con la neve, violentissima che attecchisce ovunque. Immediato l’arrivo dei mezzi spargisale per le vie principali della città, prima che l’intera circolazione andasse definitivamente in tilt. Fortunatamente, o purtroppo, la fase di bufera della nevicata dura poco più di un’oretta, dopodiché la precipitazione si attenua rapidamente sino a divenire debole, continuando per tutta la nottata, ma con qualche picco di intensità moderata ogni tanto.
Gli ultimi fiocchi sono caduti sin nelle prime ore della mattinata successiva. In città gli accumuli variano di zona in zona a seconda di come ha colpito la tramontana scura, andando dai 3 4 cm della bassa val Bisagno, ai quasi 10 cm dell’alta val Polcevera. Appena una spruzzatina nel centro città con accumuli irrisori, mentre su altre località genovesi come Nervi e Pegli caratterizzate da un clima più caldo perché protette dai rilievi sovrastanti, è caduta solo gelida pioggia.
Il giorno successivo 8 febbraio, il tempo migliora gradualmente e la neve si scioglie rapidamente anche nei quartieri periferici della città e nelle zone più lontane dal mare, scioglimento causato da un certo aumento delle temperature a tutte le quote. L’incantesimo della neve si è interrotto con la stessa rapidità con cui è arrivato. Nella speranza che la natura possa regalarci altre simili sorprese, senza che mappe e modelli metereologici la preannuncino, rendendola così più avvincente.