Naturalmente i torrenti coperti, l’eccessiva cementificazione delle colline, la scarsa manutenzione idraulica, i tempi biblici della realizzazione delle opere di salvaguardia del territorio, ecc, ecc, sono tutte concause fondamentali in questa e in altre alluvioni genovesi, ma la causa primaria è sempre l’incredibile quantità di pioggia che cade dal cielo. Pioggia che, in genovese, si dice semplicemente “aegua” cioè acqua, e forse non è un caso, perché sono autentiche cascate d’acqua quelle che cadono dal cielo in queste situazioni.
Il grafico sottostante si riferisce alla stazione di Geirato, sulla sponda ovest del torrente Bisagno nel quartiere di Molassana. Si può notare come nell’ora antecedente l’esondazione del Bisagno si sia toccato il picco massimo di pioggia, ben 135 mm, seguiti, nell’ora successiva, da ulteriori 50 mm. Per un totale di 185 mm in due ore. Il totale nelle ultime 32 ore è di 570 mm. Sono valori di pioggia folli, che in nessuna parte del mondo abitato passano indenni. Forse riescono ad essere assorbiti nelle foreste equatoriali.
Negli stessi momenti la stazione di Vicomorasso sullo spartiacque tra Polcevera e Bisagno, ha fatto segnare circa 160 mm di pioggia in due ore.
Stupisce maggiormente l’esondazione del Fereggiano, arrivata con picchi di pioggia intensi (80 mm in un’ora) ma lontanissimi rispetto a quelli di 3 anni fa.
Purtroppo bisogna segnalare che l’emergenza a Genova non è ancora finita, oggi pomeriggio è esondato il torrente Torbella, affluente di sinistra del Polcevera, nel quartiere di Rivarolo.