Si è appena concretizzata la prima fiondata perturbata di quest’inizio autunno, con maggiori ripercussioni sulle regioni settentrionali, dove le piogge ed i temporali sono risultati di notevole intensità. Il movimento della saccatura ciclonica, che si è parzialmente attutita, è stato rallentato dalle resistenze di un promontorio anticiclonico di natura afromediterranea. Il caldo d’inizio settembre sta per diventare un ricordo, in quanto aria più fresca dai quadranti settentrionali sta irrompendo sull’intero Paese, comprese le regioni meridionali.
La fase di maltempo è però ormai quasi archiviata: in tanti avranno pensato che questo potesse essere solo il primo attacco frontale di una lunga serie, ma evidentemente non hanno fatto i conti con la voglia di rivincita di una figura anticiclonica rimasta troppo spesso ai margini in quest’estate. Stiamo parlando dell’alta pressione delle Azzorre, la cui assenza ha pesato sulle sorti della prima parte così altalenante della stagione estiva. E se agosto si è salvato dal punto di vista del caldo e del solleone, lo dobbiamo in gran parte all’altro anticiclone, quello africano che fa tanto soffrire per il caldo eccessivo.
L’espansione anticiclonica è già in atto, anche se per qualche giorno l’Italia resterà coinvolta solo dalle propaggini orientali della figura altopressoria: questo significa che avremo l’insistenza di un flusso di correnti relativamente fresche settentrionali, con un po’ di variabilità diurna sui rilievi montuosi dove non mancherà qualche acquazzone. Ci troveremo quindi alle prese con condizioni meteo dalle tipiche parvenze tardo-estive, ma sul finire della settimana l’anticiclone spingerà in modo ancor più forte verso est, rafforzando la protezione su tutto il Mediterraneo Centrale.