Aria fredda dalla Russia si sta mettendo in marcia verso l’Italia, ma lo scontro col Mediterraneo incentiverà lo sviluppo di una ciclogenesi a tutte le quote, la cui posizione ed evoluzione risulterà determinante per la portata del maltempo e delle probabili precipitazioni nevose, attese in particolare al Nord. Osservando l’evoluzione proposta da GFS per lunedì 14, si nota come lo scivolamento troppo ad ovest del nocciolo freddo innescherebbe un significativo richiamo più mite sciroccale a tutte le quote. In base a questo scenario, le iniziali nevicate fino in pianura al Nord si potrebbero tramutare in piogge per il giorno 15 almeno su parte della Val Padana centro-orientale (zone interessate dalle precipitazioni), ma tuttavia va sottolineato il fatto che gli altri modelli confermano al momento una minore ingerenza sciroccale, con maggiori possibilità di neve per tutto il periodo instabile.
La fase fredda, nel complesso, potrebbe tuttavia non fermarsi all’episodio atteso fra il week-end ed i primi giorni della prossima settimana. D’altronde, la porzione d’aria davvero gelida resterà effettivamente confinata in questi prossimi giorni alla Russia ed a parte delle zone scandinave, ma nel corso della prossima settimana, subito dopo metà mese, proverà ad espandersi a gran parte dell’Europa Centro-Orientale, con possibili riflessi anche sull’Italia. Nelle mappe che seguono vediamo la situazione rappresentata da GFS per il 18 Dicembre, con aria molto gelida che riuscirebbe a sconfinare su parte del nostro Paese. Tuttavia, le Alpi potrebbero giocare un ruolo decisivo nel deviare parte di quest’aria così gelida.