Il NCDC (National Climatic Data Center), divisione dei servizi climatici dell’ente statunitense NOAA, ha emesso il bollettino news di Agosto 2005, relativo agli eventi significativi e ai rischi globali, come siccità, alluvioni e cicloni tropicali, come consuetudine.
Grande protagonista l’uragano Katrina, ma anche persistenti siccità e alluvioni molto gravi.
Riassumiamo qui il contenuto del bollettino emesso dal NCDC per il mese appena trascorso, ripercorrendo insieme i principali eventi meteorologici vissuti a livello globale.
Siccità
Negli Stati Uniti una siccità da moderata a severa ha perdurato dalle coste nordoccidentali pacifiche fino alle Montagne Rocciose settentrionali. La siccità si è fatta estrema nella regione della valle del Mississippi, particolarmente nell’Illinois.
Una siccità di molti mesi è continuata in varie aree dell’Europa occidentale. Dall’inizio di ottobre 2004 si sono avute piogge inferiori alla metà della media in alcune regioni del Regno Unito, della Francia, della Spagna e del Portogallo, dove gravi incendi hanno mobilitato ben tremila pompieri.
Alluvioni
Inondazioni hanno interessato regioni della Bulgaria per la seconda volta negli ultimi due mesi. In sette distretti vi è stata la dichiarazione dello stato di calamità. All’inizio del mese dodicimila persone sono state evacuate e venti sono state le vittime in totale a partire da giugno.
Romania, Ungheria e Macedonia sono state bersaglio di forti piogge, in particolare colpita la prima, con trentuno morti.
Altre alluvioni si sono avute in varie zone della Germania, dell’Austria e della Svizzera. Quattro i decessi in Austria e quattro in Svizzera, uno in Germania.
In Africa, l’alluvione del Sudan dell’inizio del mese ha interessato il Darfur e la regione di Khartoum, causando migliaia di profughi e almeno otto vittime. Ben 133 mm. la precipitazione ad Elfashir il 3 agosto, nuovo record giornaliero dal 1918. Nell’Etiopia nordorientale 7500 persone sono state evacuate dalle loro case, a causa dello straripamento dell’Awash. Almeno 5000 ettari di terreni coltivati sono stati sommersi.
Nella Repubblica Centrafricana forti piogge hanno fatto crollare tremila case e lasciato senza tetto fino a 20000 persone nella capitale Bangui. Qui la stagione piovosa inizia di solito a metà luglio.
Nell’Iran nordorientale la provincia del Golestan è stata colpita da un’alluvione che ha ucciso almeno 43 persone tra il 9 e il 10 agosto.
Inondazioni e frane in Cina sono state causa della morte di 32 persone nella provincia centrale di Hubei.
Altre gravi alluvioni nella seconda metà di agosto nella Thailandia settentrionale hanno causato 11 vittime e l’evacuazione di oltre 4500 case nei villaggi lungo il Ping.
“Severe storms”
Negli USA intensi temporali hanno provocato un tornado che ha colpito Wright, nel Wyoming, nel pomeriggio del 12 agosto, che ha distrutto o danneggiato più di 80 case in un parcheggio di case mobili.
Forti temporali in Wisconsin hanno generato dei tornadoes che hanno ucciso una persona e ferito almeno altre 30 la sera del 18 agosto.
Nel Canada il 19 agosto due tornadoes si sono abbattuti appena fuori Guelph, nell’Ontario, sradicando alberi e rovesciando automobili. Non sono stati segnalati danni a persone.
Nel Perù l’incidente occorso ad un aereo civile peruviano il 23 agosto è stato attribuito alle proibitive condizioni atmosferiche (forti piogge e venti intensi). Almeno 37 i morti e 40 i feriti. Si ritiene che a causa del maltempo l’aereo abbia tentato un atterraggio d’emergenza.
Cicloni tropicali
Il tifone Matsa, nato il 31 luglio nel Pacifico nordoccidentale, ha raggiunto l’intensità di un tifone il 2 agosto ed è arrivato sulla costa cinese presso Huangyan il giorno 6, con venti massimi vicini ai 140 Km orari. Sono state evacuate un milione e duecentoquarantamila persone lungo la costa e segnalate 13 vittime.
La tempesta tropicale Harvey, sviluppatasi come depressione il 2 agosto, è divenuta il 3 agosto l’ottava tempesta annua formatasi prima di qualsiasi altra in Atlantico. Negli anni che hanno avuto almeno otto tempeste, la data media dell’evento è il 29 settembre. Harvey passò circa 50 Km a sud di Bermuda il 4 agosto, rovesciando intense piogge sull’isola.
Il tifone Sanvu è nato come depressione nel Mar delle Filippine ed è diventato tifone il 13 agosto nel Mar della Cina meridionale. Lo stesso giorno si è abbattuto sulla costa presso Shantou, provincia cinese del Guangdong, con venti massimi prossimi ai 120 Km all’ora. Si segnalano due morti.
La tempesta tropicale Jose si è formata nella baia di Campeche il 22 agosto, raggiungendo la costa messicana circa 95 Km a NO di Veracruz il 23, apportando forti piogge.
Il tifone Mawar si è sviluppato nel Pacifico nordoccidentale il 19 agosto, passando a tifone il 21. E’ stato segnalato il 25 a circa 175 Km a SW di Tokyo con venti massimi continui fino a 165 Km all’ora.
L’uragano KATRINA si è formato nelle Bahamas sudorientali come depressione il 23 agosto e il giorno dopo è cresciuto a tempesta tropicale, quindi rapidamente è diventato uragano appena prima di passare sulla Florida meridionale a nord di Miami Beach la sera del 24. Si ebbero venti massimi di circa 130 Km orari e vi furono 11 vittime. I danni stimati andavano da 600 milioni a 2 miliardi di dollari USA.
Katrina si situava nel Golfo del Messico la mattina del 25 agosto e si diresse verso Ovest-SudOvest, rinforzando fino alla categoria 5 nella scala Saffir-Simpson. Il 29 venne rilevato da un ricognitore aereo un minimo depressionario di 902 mb, la quarta pressione più bassa mai registrata da un uragano nel bacino Atlantico. Le prime tre furono Gilbert (1988), Labor Day (1935) e Allen (1980).
Il landfall di Katrina è avvenuto il 29 agosto nella contea di Plaquemines in Louisiana. Venti continui di circa 230 Km orari, una forza categoria 4 che ne ha fatto il terzo più intenso uragano abbattutosi sulle coste degli USA, con un valore di 920 mb. Il centro dell’uragano è passato appena ad est di New Orleans, dove le raffiche di vento hanno superato 155 Km all’ora. Il cedimento degli argini dei bacini lacustri nei pressi della città ha causato la devastante alluvione di almeno l’80% di New Orleans.
Più ad Est venti fortissimi e un’onda di tempesta devastante, alta dai sei ai dieci metri, ha messo sottosopra la costa del Mississippi, comprese le città di Gulfport e di Biloxi, dove le acque si sono spinte per molti chilometri nell’entroterra. Gli accumuli piovosi sono stati tra i 10 e i 20 cm lungo il tragitto della tempesta e sul suo lato orientale.
Proseguendo verso Nord l’uragano si è indebolito a tempesta tropicale, perdendo la sua identificabilità nella Valle del Tennessee il 30 agosto. I danni sono stati ingentissimi dalla Louisiana sudorientale al Mississippi alla costa dell’Alabama. Due milioni e trecentomila persone sono rimaste al buio. Al 1° settembre le vittime del disastro erano stimate da centinaia a migliaia, mentre i danni materiali supereranno alla fine quelli di Andrew, diventando così la calamità meteorologica più costosa della storia degli USA.
Il tifone Talim si è sviluppato il 25 agosto nel Pacifico occidentale, divenendo tifone il 29. il 31 ha impattato su Taiwan con venti massimi continui di 195 Km orari. Le attività economiche, le scuole e i mercati finanziari hanno chiuso e circa un milione e mezzo di persone sono restate al buio. Due morti e 39 feriti costituiscono il bilancio delle perdite umane.
Cicloni extratropicali
In Uruguay un potente sistema perturbato ha prodotto tra il 23 e il 24 agosto venti oltre 160 Km all’ora nei dipartimenti di Canelones, Montevideo, San Jose, Colonia e Maldonado, che vedono circa il 70 per cento della popolazione nazionale. Migliaia le case danneggiate e circa 20000 le persone rimaste al buio e senza linee telefoniche. L’aeroporto internazionale di Montevideo è stato chiuso il 23 per i venti e le piogge torrenziali. Si ebbero sette morti e decine di feriti.
In Australia un sistema perturbato molto intenso ha portato forti piogge e venti violenti alla fine del mese, provocando straripamenti dei fiumi Meander, Macquarie e South Esk e venti superiori ai 100 Km orari.
Tempo invernale estremo
Nell’Australia meridionale la neve è caduta in parte dello stato Victoria, del Nuovo Galles del Sud e della Tasmania il 10 agosto. C’è stata la prima nevicata a Melbourne dal luglio 1986 e sono state le più forti ed estese precipitazioni nevose dal 19 e 20 luglio 1951. molti records delle temperature massime sono stati superati, quelle più alte hanno faticato a raggiungere i 5°-8° C..
Fonte: https://www.ncdc.noaa.gov/oa/ncdc.html
Approfondimento: https://www.ncdc.noaa.gov/oa/climate/research/hazards/index.html