Non sono certo cattive le notizie per i prossimi giorni, in quanto ci apprestiamo a trascorrere un week-end assolato, dopo le ultime insidie temporalesche presenti ancora in qualche zona nella giornata di sabato. Lo scenario odierno appare invece compromesso, con una strigliata temporalesca che preme per invadere gran parte dell’Italia, ma si concentra soprattutto sulle regioni centrali.
Allargando lo sguardo al contesto europeo, appaiono evidenti i segni del dominio anticiclonico in avanzamento da ovest e che protegge la Francia e la Penisola Iberica, mentre le Isole Britanniche restano soggette ad infiltrazioni umide atlantiche. L’instabilità mediterranea è connessa alla depressione principale posta in territorio scandinavo, dove osserviamo un roteare di nubi piuttosto consistenti. Il mulinello ciclonico sull’Italia si scinderà dal motore perturbato presente in Scandinavia e questo consentirà il rapido miglioramento che ci attendiamo nel week-end.
Dando uno sguardo alla situazione termica in Europa, finalmente si osservano un po’ meno eccessi: ci riferiamo ovviamente in particolare alla Russia, ove pur a fronte dei 40 gradi toccati a Samara (parte sud-orientale della Russia Europea) non si sono toccati i livelli da record dei giorni scorsi, grazie a spifferi d’aria più fresca sulle zone occidentali. In particolare spicca Mosca, ieri 38 gradi, quest’oggi ferma a “soli” 31 gradi: si tratta pur sempre di un valore che sarebbe davvero notevole in una normale stagione estiva, ma non certo in questo luglio 2010 che ha fatto la storia.
L’Italia è vittima dell’instabilità quest’oggi, ma le condizioni meteo così scorbutiche non stanno fermando i viaggi dei vacanzieri, chi al mare e chi in montagna: sono ben 13 milioni gli italiani che sono in viaggio o si metteranno in viaggio lungo questo week-end da bollino nero. La situazione meteo è parzialmente migliorata rispetto a ieri sul Nord Italia, ma nuovi temporali si sono generati in queste ore pomeridiane sulle Dolomiti, zone pedemontane venete e dell’est della Lombardia.
Va peggio sulle regioni centrali, ove l’instabilità temporalesca colpisce vivacemente già dalle prime ore mattutine. Nelle ultime ore i fenomeni più incisivi hanno interessato le regioni centrali adriatiche, colpendo indistintamente anche le zone costiere: è presente infatti una circolazione di bassa pressione ai tutti livelli dell’atmosfera, con minimo barico al suolo sul Tirreno Centrale che contribuisce a richiamare correnti orientali verso il medio versante adriatico. Regge in parte il bel tempo sulle regioni meridionali, in attesa dell’arrivo del nucleo instabile. Le temperature sono anche ulteriormente aumentate, si segnalano in particolare i locali picchi di 35 gradi sulle zone orientali delle due Isole Maggiori.