L’attuale 3° Mondo oggi è afflitto da guerre, carestie e altri disastri che generano condizioni di vita disumane. Da qualche anno i flussi migratori verso l’Europa sono in crescita (come ben sappiamo).
Secondo varie ricerche correlate ai comportamenti umani, in particolare ai flussi migratori, i cambiamenti climatici porteranno masse incontrollabili di persone verso regioni climaticamente più fortunate, tra cui l’Italia.
Di ciò non c’è niente di nuovo, e in Italia se ne parla già da danni. C’è chi sostiene che l’emergenza in atto derivi anche dal clima che cambia. Lo afferma anche Enrico Giovannini (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero ASviS) che sostiene che già una percentuale altissima dei flussi migratori sono deriva dai cambiamenti del clima.
In pochi sanno che in alcuni Paesi dell’Africa manca l’acqua, che le falde acquifere scendono sempre più in profondità, che alcuni fiumi sono asciutti da anni.
Il lago Ciad, il 7° lago per estensione al Mondo ed il 4° in Africa, è un’importante risorsa idrica. Ma è localizzato in uno dei territori più vulnerabile d’Africa ai cambiamenti del clima, il Sahel, una regione a sud del deserto del Sahara. Territorio studiato per i repentini cambiamenti climatici da circa 50 anni.
Il lago Ciad ha cambiato più volte la sua estensione, ed è anche sparito negli anni. E’ un lago di grande importanza a livello ecologico, sociale ed economico. Soprattutto assicura risorse idriche a più di 20 milioni di persone.
Ma è quasi tutta l’Africa a patire gli effetti dei cambiamenti climatici.
In Africa c’è una popolazione di circa 1,1 miliardi di persone, con un trend demografico che è tra i maggiori al Mondo. Una notevole quantità di persone abita in territori afflitti da condizioni climatiche difficili, che causano la perdita dei raccolti
Non dovremmo dimenticare che in Africa si muore diffusamente di fame. Che l’Africa sub-sahariana è la regione dal clima più delicato, ed è qui che c’è la maggiore incidenza di popolazione che muore di fame nel Mondo. Secondo stime, una persona su quattro soffre di denutrizione. Ma soprattutto, circa 18.000 bambini in età sotto i 5 anni muoiono di fame ogni giorno in Africa.
La fame in Africa non è notizia d’oggi, ma se è vero che i cambiamenti del clima hanno indotto già milioni di persone a muoversi verso nord, e se in futuro il clima sarà ancor più ostile, la migrazione aumenterà.
Le migrazioni sono un comportamento endemico della nostra Civiltà, nei Paesi Occidentali ci spostiamo per business, per avere opportunità di carriera e lavoro, studio.
Ma i maggiori flussi migratori derivano da condizioni sperimentate in qualsiasi momento storico della Civiltà umana, e sono state innescate dalle carestie e dalla fame.