Il Meteo Giornale non fa cronaca di danni, ma intende tuttavia occuparsi del terremoto che ha sconvolto un’area geografica che si era dimenticata che viviamo su un territorio a rischio.
L’Italia è il Paese europeo a maggior rischio disastri naturali: alluvioni, frane, bradisismo, terremoti e vulcani sono di casa nel nostro Paese. Ci farebbe concorrenza la Grecia ed un’ampia regione del sud dei Balcani, ma i disastri peggiori del passato, magari anche perché le nostre regioni hanno una densità di popolazione maggiore, sono stati i più rilevanti.
Il 28 dicembre 1908, lunedì, alle ore 5,21 del mattino, nella piena oscurità una scossa sismica stimata nel 10° grado della scala Mercalli, accompagnata da uno tsunami (maremoto), devastò le città di Reggio Calabria e Messina.
La città di Messina fu praticamente rasa al suolo.
L’evento sismico è stato uno dei peggiori del secolo, ma tantissimi altri se ne sono avuti, tanti da riempire intere pagine.
Veneto e Friuli, terremoti disastrosi si ebbero nel 1928, 1936, 1956 e 1974.
Mugello 1918.
Firenze 1894
Garfagnana 1920
Senese 1909 e 1911
Tuscanica 1971
Sansepolcro 1948
Anzio 1919
Galeata 1918
Citerna 1917
Pesaro e Rimini 1916
Senigallia 1930
Ancona 1942, 1972
Fermo 1943
Terni 1917
Umbria 1997
Rieti 1898
Marsica 1904, 1915, 1933
Molise 2002
Gargano 1893, 1948
Vinchiaturo 1913
Irpinia 1930, 1962, 1974
Messina 1908, 1909, 1910, 1912
Stromboli 1941
Etna 1894, 1908, 1911, 1914, 1920, 1935, 1952
Belice 1968
Calabria 1894, 1904, 1908, 1909, 1910, 1912, 1928, 1947
Crollo di dighe, tra imperizie e altro…
1° dicembre 1923 crollo della diga del Gleno
1963 – 9 ottobre, ore 22,39 – VAJONT
Pozzuoli ed il bradisismo
Nel 1970 il fenomeno assume velocità preoccupante, al lento abbassamento del suolo, che avveniva al ritmo medio di 13 cm all’anno (media di 4 secoli), si passò ad un brusco sollevamento che secondo gli studiosi poteva essere il preludio di un grave terremoto o di un’eruzione vulcanica, che nel Vesuvio può essere pliniana.
Il Vesuvio
63 e 79 d.C. Terremoto – Eruzione del Vesuvio (Pompei)
1872 – 26 Aprile – Eruzione del Vesuvio
1906 – 4 Aprile – Eruzione del Vesuvio
Non parliamo dell’Etna, dato che è quasi sempre in eruzione. Idem di Vulcano e Stromboli.
Negli ultimi anni le catastrofi naturali stanno risparmiando il nostro Paese, lo si evince dal breve elenco di disastri che abbiamo segnalato.
Città come Roma e Firenze hanno avuto le loro grandi alluvioni, la più nota, perché recente di circa 40 anni, è quella dell’Arno su Firenze. Ed il Po con le sue alluvioni? Le alluvioni del Piemonte, Valle d’Aosta, le alluvioni del Sud Italia, tantissime queste ultime e poco conosciute, dove forse si è fatto molto, ma molto poco per prevenire nuovi eventi.
In tutta sincerità, non me la sento di aggiungere altro, solo che vorrei dire che dovremo batterci per prevenire che i disastri naturali, che sono inevitabili e manifestazioni della natura, ci colgano impreparati.
Nello specifico, nell’ambito della meteorologia, c’è da dire che in Italia siamo prossimi agli antipodi e lo saremo prestissimo anche di più in tutta l’area europea, con la cessazione delle trasmissioni del Meteosat, che come è noto, ormai è prossimo alla pensione.
Poi c’è chi le previsioni meteo le usa come una pillola per il mal di pancia: fa finta di ascoltarle e poi si affida all’istinto e con burrasche imminenti decide di fare un’escursione in montagna, oppure uscire con la barca, se non, che è ben più diffuso, mettersi in viaggio in montagna con la previsione di imminenti nevicate senza le catene al seguito. Le conseguenze di tutto questo divengono cronaca.
Insomma, le catastrofi sovente ce le andiamo a cercare, mentre serve un maggior rispetto della natura e nella fattispecie nei bollettini meteo, per i terremoti possiamo fare ben poco, se non costruire case antisismiche come fanno in Giappone, istruire la popolazione su cosa fare durante un terremoto.
Mah, questa però ve la debbo dire.
Si dice che in una regione del Sud Italia sia stato predisposto un corso di meteorologia da un certo XXXX, finalizzato a XXXX, orbene, pare che abbiano fatto lezioni di foehn e incendi invernali.
Si, al Sud Italia… incendi invernali. Il corso era tenuto da esperti del clima del Trentino.
Ottima prevenzione, no?