Probabilmente, anzi, sicuramente, vi stiamo annoiando. Scusateci, ma dopo tutto non è colpa nostra. Bensì dell’Alta Pressione. Viene difficile scrivere qualcosa di nuovo che non siano argomenti concernenti nebbie, foschie o nubi basse. Per potervi allietare con nuove parole, si dovrebbe necessariamente tralasciare l’evoluzione odierna e gettarsi a capofitto nella prossima settimana. Perché là sì che c’è qualcosa di cui discutere. Il tempo, finalmente, cambierà. Torneranno nubi e precipitazioni, poi probabilmente verrà anche il freddo.
Le previsioni saranno oggetto d’analisi approfondita nelle prossime ore. Adesso concentriamoci sulla giornata odierna, perché comunque vale la pena di spendere qualche parola su una situazione che racchiude in sé aspetti positivi e negativi. Tra i primi citiamo la mitezza dell’ultima settimana. Le temperature sono salite vertiginosamente ed hanno raggiunto valori abbondantemente oltre la norma. Si tratta di valori, in particolare le massime, tipiche del mese di Marzo. Se non persino d’Aprile. Fortunatamente negli ultimi giorni sono calate di qualche grado, ciò non toglie la disarmante facilità con cui si varca la soglia dei 15 gradi.
In montagna, laddove splende e splenderà il sole anche nella giornata odierna, si può star bene con capi relativamente leggeri. Purtroppo, però, il riscaldamento non favorisce la tenuta della neve. E questo è soltanto uno dei lati negativi della persistenza anticiclonica.
C’è l’inquinamento, o se preferite l’accumulo di polveri sottili in atmosfera. Le grandi città del Nord Italia, laddove la calma di vento permane da giorni e giorni, sono assediate da alti livelli d’inquinamento. In merito troverete un interessantissimo articolo scritto dal collega Meloni giustapposta nel pomeriggio di ieri.
Come non parlare di nebbie e nubi basse? Sono le assolute protagoniste degli ultimi giorni. Le nebbie interessano maggiormente la Pianura Padano-Veneta. Si formano nel corso delle ore più fredde e permangono sino a metà giornata. Dopodiché si diradano e si ripresentano durante la sera. Nebbia a banchi è presente nelle valli – sia alpine che appenniniche – e in vari tratti pianeggianti o costieri delle altre regioni. Isole comprese.
Ma quel che più disturba i litorali peninsulari ed insulari sono senz’altro le nubi marittime. Nuvole di tipo basso che ingrigiscono il cielo e spesso si diradano soltanto parzialmente. Per trovare un po’ di sole, anche in questo caso, ci si deve recare nelle zone interne oppure su alture e rilievi.
In conclusione diamo un rapido cenno ai venti. A differenza dei giorni scorsi, potranno esservi locali rinforzi non solo sul Salento e nel Canale d’Otranto, anche sul Tirreno e nel Canale di Sicilia per venti di Maestrale. Gli effetti sul moto ondoso saranno blandi, tuttavia non si esclude la possibilità che qualche tratto di mare possa risultare mosso o localmente molto mosso.