AMPIA FALLA CICLONICA – Se nella scorsa settimana un vasto dominio anticiclonico spadroneggiava su quasi tutta Europa, ora al suo posto ritroviamo invece una circolazione instabile-perturbata che abbraccia un’ampia fetta del Continente, fino alle latitudini mediterranee. Il perno principale di questa struttura depressionaria è collocato sulla media-alta Europa e più precisamente tra Germania, Danimarca e Mare del Nord. L’Italia ed il Mediterraneo sono invece influenzate dal bordo periferico di questa saccatura, lungo il quale s’inseriscono ammassi nuvolosi convogliati da correnti sud/occidentali. In questo contesto l’anticiclone delle Azzorre è costretto a rimanere relegato ad ovest sul Vicino Atlantico, mentre il promontorio anticiclonico africano si erge a proteggere parte del Mediterraneo Centro-Orientale.
NUOVO IMPULSO PERTURBATO SULL’ITALIA – Nel canale delle correnti sud/occidentali, una nuova perturbazione si è messa in moto verso il nostro Paese, con nuvolosità diffusa e frastagliata che si è andata intensificando dal primo pomeriggio tra la Sardegna ed i versanti tirrenici, ove non sono mancati episodici rovesci anche a sfondo temporalesco. Più protette le regioni adriatiche e quelle meridionali, dove hanno prevalso le schiarite e la copertura nuvolosa è risultata più frastagliata, eccezion fatta per la Campania. Da segnalare un peggioramento parziale anche sul Nord Italia, per effetto dell’ingresso di masse d’aria più fredde in quota che producono condizioni favorevoli all’instabilità, specie sui rilievi alpini, prealpini ed alcune aree pianeggianti del Triveneto.