La ferita, lo abbiam detto, è di quelle che non guariscono così rapidamente. La Bassa Pressione era molto profonda e prima che possa riassorbirsi ci vorrà ancora qualche giorno. Purtroppo le notizie non sono buone, nel senso che i Modelli indicano un nuovo peggioramento e stavolta sarà coadiuvato da aria assai fredda proveniente dall’Artico. E’ giorni che seguiamo questo tipo d’evoluzione e i Centri di Calcolo hanno mantenuto una loro linearità nel proporre lo sfondamento di un nucleo Artico nel cuore del Mediterraneo.
Se vogliamo andar più in là con le proiezioni, dopo il transito del primo vortice freddo seguirà una corposa irruzione dettata da un possente blocco anticiclonico in Atlantico. Ma che vuol dire “blocco anticiclonico”? Che l’Alta Pressione delle Azzorre si ergerà a muro lungo i meridiani, spingendosi verso la Groenlandia e addirittura le aree polari. Quel che avverrà dopo è ancora tutto da valutare, ma certo ad Ottobre un’irruzione di tale portata è difficile da osservare.
Ma torniamo ad oggi. Gli elementi di interesse, lo si è detto, derivano dalla considerevole instabilità che avvolgerà le regioni del Sud e le due Isole. Fin dall’alba venivano segnalate varie precipitazioni, ad esempio sulla Sardegna orientale, in Sicilia – in particolare sul Messinese ove ieri si è abbattuto un autentico nubifragio – in Campania, nel basso Lazio, in Calabria. Nel Tirreno meridionale si sono formati diversi temporali che stanno raggiungendo le zone costiere campane, lucane e laziali.
Insomma, si comprende che l’atmosfera è tutt’altro che stabile. E non ci sarà spazio per alcun significativo miglioramento neppure nel corso delle prossime ore. Anzi, gli isolati sprazzi di sole potrebbero fornire ulteriore energia per la formazione di cumuli imponenti, associati a loro volta a degli acquazzoni e nuovi temporali. Instabilità destinata ad accrescersi su tutto il settore meridionale peninsulare, coinvolgendo principalmente i versanti tirrenici. I fenomeni si spingeranno sino alle coste e avranno modo di bagnare anche il settore ionico e la Puglia.
La nuvolosità sarà presente anche nelle regioni del medio versante Adriatico e qualche isolato episodio instabile pare possa interessare le zone interne di Abruzzo e Molise. Discorso analogo per il basso Lazio, mentre risalendo a nord sarà possibile osservare maggiori spazi di sereno. Sereno che sarà presente per buona parte della giornata sul Nordovest, mentre al Nordest – in particolare sull’Emilia Romagna – ci sarà una nuvolosità variabile. Nubi specialmente nella seconda fase giornaliera, anche perché proseguirà una circolazione nord orientale con dei rinforzi nelle zone adriatiche esposte.
Concludiamo dando un cenno alle Isole. Anche là ci saranno acquazzoni. Precipitazioni che sembra possano coinvolgere soprattutto i settori orientali della Sardegna e le zone settentrionali sicule, sino al settore est. Si tratterà di episodi instabili localmente vivaci, anche in forma temporalesca, che si dovrebbero dissipare gradualmente nel corso della sera.
I venti saranno settentrionali un po’ ovunque e il clima sarà un po’ fresco. Ventilazione debole variabile quasi esclusivamente al Nordovest.