Un buongiorno a tutti. Chi legge quotidianamente la nostra rubrica sarà intento, oggi, alla ricerca di quegli elementi annuncianti un cambiamento meteorologico tale da riportare l’autunno sui nostri assolati lidi. È vero, diciamolo, benché l’alta pressione rappresenti una situazione normale autunnale, ciò che accade da qualche giorno và ben oltre le normali aspettative. I perché, i come, alla portata di tutti, vengono spiegati giornalmente nella stragrande maggioranza degli editoriali proposti all’interno del nostro portale.
Siamo in fase anticiclonica evidentemente, ma l’aria presente non è oceanica, figlia dell’alta pressione delle Azzorre, bensì Nord Africana, frutto dell’alta pressione subtropicale. Una figura scomoda, derivante dai tanti conclamati scambi meridiani di calore. Una depressione viaggia in Oceano Atlantico, portando aria fredda, una bolla d’aria calda risale dall’entroterra algerino, portando, per tutta risposta, il calore verso Nord. Talvolta in direzione della Penisola Iberica. Altre, sovente, verso la nostra Penisola.
Poter dire, oggi, che il cambiamento previsto possa finalmente e definitivamente portare l’autunno, è alquanto azzardato. È pur vero che, osservando i modelli di previsione indicano un inizio di novembre con temperature al di sotto delle medie stagionali. Una fase che potrebbe protrarsi addirittura per tutta la prima decade del mese. Ma è bene non sottovalutare il carattere della persistenza. Si potrebbe verificare un lungo periodo di freddo, così come potrebbe tornare l’alta pressione dal nord Africa. Insomma, non abbiamo molte opzioni, soltanto due, mancando da tempo le umide, piovose correnti oceaniche.
Ma veniamo al tempo odierno. Bene, vi sono alcuni elementi di novità, perlomeno dal punto di vista termico. V’è infatti una depressione, alimentata da aria fredda, tra la Grecia ed il Mar Nero, che porta moderati venti Nord orientali in direzione del basso Adriatico e dello Ionio, laddove si assiste ad un sensibile calo delle temperature. Venti che, osservando il satellite, portano nubi proprio tra la Puglia meridionale, la Calabria ionica e la Sicilia Sud orientale. Copertura perlopiù stratiforme, difatti non si prevedono fenomeni per l’intera giornata.
Sul resto della Penisola avremo sì venti prevalentemente orientali, tuttavia il calo termico si farà più contenuto, specie sui settori tirrenici. Sardegna, Toscana e Nordovest in primis. Proprio al Nord, in pianura e nelle valli, si segnala la presenza di densi banchi di nebbia, in progressivo diradamento per effetto irradiante del sole. Lungo l’arco alpino, così come sui rilievi del medio Adriatico, vi potrebbero essere locali addensamenti pomeridiani, peraltro sterili.
A differenza della domenica, avremo comunque massime termiche relativamente più contenute, specie al Settentrione, anche per l’assenza favonica che per lunghi tratti a influito in molte zone. È vero che le temperature si presenteranno localmente ancora al di sopra delle medie stagionali, ma, come detto, il prosieguo della settimana porterà l’inverno, termicamente parlando, su tutta la nostra Penisola.