Attualmente stiamo assistendo alla netta contrapposizione tra due possenti strutture bariche: un’ampia fascia anticiclonica (dalla Penisola Iberica fin sull’Europa centro orientale) e un Vortice Instabile ionico. Quest ultimo mantiene parte delle caratteristiche iniziali, ovvero un discreto contenuto d’aria fredda responsabile del maltempo dei giorni scorsi. Ed è importante soffermarsi su questa figura perché nel corso della settimana registrerà modifiche morfologiche sostanziali tali da permetterne una tenace resistenza.
Il particolare posizionamento dell’Alta Pressione convoglierà, gradualmente, aria fredda continentale verso i Balcani e il riaggancio col Vortice preesistente non farà altro che riaprire una ferita invernale duratura. La successiva evoluzione, così come indicato dal nostro MultiModel, potrebbe proporci un moto retrogrado del lago freddo con spostamento verso l’Europa centrale e il Nord Italia. Non è da escludere, al momento, un maggiore coinvolgimenti del nostro Paese ma in tal senso saranno fondamentali le dinamiche a cariche dell’Alta delle Azzorre. Quel che è certo è che prima di metà marzo di primavera se ne vedrà ben poca.